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Clubhouse, gli inviti sono in vendita: cosa si rischia

Tutti vogliono essere su Clubhouse, ma serve un iPhone e un invito: qualcuno è disposto a pagarlo, molti a venderlo e nessuno si chiede se sia sicuro.

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app social clubhouse Fonte foto: yalcinsonat - stock.adobe.com

Clubhouse è il social del momento: tutti vorrebbero riuscire ad accaparrarsi un posto al sole al suo interno, proprio come accade con i migliori locali alla moda. Imprenditori, fondatori di startup, celebrità: chi conta, è già dentro e per gli altri non resta che attendere un invito. O comprarlo, uno tra i tanti in vendita. Ma cosa si rischia?

Per capire cosa sta realmente accadendo intorno a Clubhouse bisogna però fare un passo indietro. Il social network fondato da Paul Davison e Rohan Seth è nato solo lo scorso anno e, a oggi, ha all’attivo ben due milioni di utenti e un valore stimato di oltre 100 milioni di dollari. Basato sulla comunicazione vocale (niente foto, video o GIF accattivanti), è strutturato in stanze (le cosiddette room) dove uno o più speaker interagiscono con i propri ascoltatori in un intervento/dibattito sui più disparati temi. Uno degli ultimi, in grado di raccogliere oltre 5mila partecipanti, è stato Elon Musk. Il magnate più influencer del panorama mondiale ha tenuto banco per oltre un’ora, discorrendo dei suoi progetti e trovando anche il tempo per porre qualche domanda scomoda al fondatore di Robinhood, Vladimir Tenev, in merito all’affaire Gamestop. Sì, è il luogo in cui essere in questo momento. Ma come fare ad accedere? Qui la questione si fa scottante.

Clubhouse, come funziona l’accesso?

Chiunque abbia provato a scaricare l’app di Clubhouse per iscriversi al social network (solo per iOS, ancora niente da fare per Android), a parte sparuti casi più fortunati, si è trovato un muro di gomma. Infatti, o si ha a disposizione un invito condiviso da qualcuno già presente sulla piattaforma, o si può scegliere di seguire la via proposta dal social: l’iscrizione a una lista di attesa che, magra consolazione, consente di registrare il proprio username in attesa di poter entrare.

Clubhouse, chi mette in vendita gli inviti?

L’alternativa, o meglio la scorciatoia, è quella dell’acquisto dell’invito. Ovviamente non si tratta di una procedura avallata dal social network, ma di una trovata di alcuni utenti che mettono a disposizione la manciata di inviti regalata da Clubhouse al momento dell’accesso. Ed ecco che sui luoghi di ritrovo più famosi della rete fioriscono offerte per uno o più inviti, ai prezzi più disparati.

Già da fine novembre 2020, su Twitter era possibile trovare account pronti a mettere a disposizione – alla “modica” cifra di 250 dollari – i propri inviti agli utenti più impazienti. Lo stesso è accaduto su Reddit, altro luogo principe del web. Tante proposte e altrettante, se non di più, richieste per poter far parte della ristretta cerchia di eletti su Clubhouse.

Con il passare dei mesi, le modalità di vendita sono diventate più subdole. Infatti ora, alle ricerche di inviti pubblicate in rete su social network e forum fanno spesso seguito dei messaggi privati. È lontano da occhi indiscreti che vengono condivisi i prezzi e il numero di telefono dell’acquirente, indispensabile per poter avviare il processo di iscrizione.

C’è anche chi si accontenta di uno o più caffè (diciamo una fornitura pari a circa venti/trenta dollari), come si vede sul sito BuyMeACoffee, dove alcuni hanno creato vere e proprie catene di salvataggio per l’accesso all’ambitissimo social. I più magnanimi, invece, preferiscono un follow e un retweet sulla piattaforma dei cinguettii: un piccolo passo per l’utente, un grande passo per l’umanità di Clubhouse.

Clubhouse, cosa si rischia ad acquistare un invito?

Quando si scelgono queste modalità “brevi“, è sempre giusto valutare i rischi in cui ci si può imbattere. Uno su tutti è rappresentato dalla condivisione del proprio numero di telefono: con esso si fornisce a un estraneo un importante tassello del proprio quotidiano, aprendo le porte a una serie di problematiche strettamente legate alla privacy.

Altro, ma viene da sé, è il pericolo correlato alla compravendita di un bene senza avere la certezza di riceverlo. Ovviamente, però, ciò fa da contraltare alla volontà di accedere anzitempo al social. Meglio tentare la sorte o affidarsi alla lenta lista d’attesa? Di certo, la seconda è gratuita e priva di rischi. L’unico, casomai, è quello di dover aspettare: decisamente più sicuro ed economico.

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