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SICUREZZA INFORMATICA

IDI, l'azienda che raccoglie informazioni sulla tua vita

Esistono diverse aziende in grado di realizzare profili completi su di noi, realtà come IDI che dichiarano di avere un report su ogni persona negli Stati Uniti

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IDI, l'azienda che raccoglie informazioni sulla tua vita Fonte foto: Shutterstock

Avete presente la famosa canzone dei Police Every Breath You Take? Ecco, ora associatela al lavoro di un investigatore privato che grazie alla tecnologia vi osserva in ogni passo, in ogni respiro o in ogni acquisto che fate. E purtroppo per la nostra privacy non si tratta di fantascienza ma di realtà.

Dimenticate gli occhiali spessi e i baffi finti, gli investigatori odierni possono sapere tutto di tutti stando comodamente seduti sulla poltrona di casa. Basta un abbonamento a un database. Stando ai numeri di una ricerca statunitense negli USA sono oltre 35mila gli investigatori privati che lavorano in questo modo. Indirizzi, auto, informazioni di contatto e fotografie personali costano poco più di 10 dollari. E oggi possono essere integrate con la tecnologia con altre informazioni come le donazioni fatte, l’iscrizione o meno a partiti politici, e si può anche sapere cosa avete mangiato la sera prima, se avete ordinato online.

Quale è l’obiettivo di IDI

Tutto questo controllo rende facilissimo per un investigatore privato prevedere ogni nostra mossa futura. Tutto ciò è stato reso possibile dal lavoro di aziende come IDI. Sono società attive nel cosiddetto commercio di data-fusion. Cioè combinano diverse informazioni della stessa persona per crearne un profilo completo. In pratica in base ai movimenti rintracciabili dall’odierna tecnologia costruiscono dei profili di persone partendo da zero. E l’azienda fa sapere che in pratica ha dati su qualsiasi persona americana sopra i 21 anni. Questi profili personali includono tutti gli indirizzi conosciuti, numeri di telefono e indirizzi email. Ma anche ogni proprietà mai comprata o venduta, veicoli posseduti in passato e quelli presenti. Se abbiamo avuto delle citazioni penali, se abbiamo licenze di caccia, ma anche nomi e numeri telefonici dei vicini di casa. Le relazioni includono anche le foto di auto scattate da aziende private che utilizzano lettori automatizzati di targhe e tracciano i nostri spostamenti con le coordinate GPS.

Dati sugli acquisti e comportamentali

IDI gestisce anche due siti web coupon, allamericansavings.com e samplesandsavings.com, che raccolgono dati sull’acquisto e dati comportamentali. Quando ci si iscrive al secondo sito, vengono chiesti indirizzo email, data di nascita e indirizzo di casa. Il sito chiede anche se si ha mai sofferto di artrite, asma, diabete, o depressione, apparentemente questi dati dovrebbero servire per adattare il nostro account i suoi sconti. In realtà non fanno altro che completare il nostro profilo.

Data-fusion un mercato in espansione

Dall’azienda fanno sapere che non c’è niente da temere, poiché le informazioni vengono utilizzate esclusivamente da investigatori privati per venire a capo di sparizioni di bambini o persone adulte. Ma la raccolta dati incrociata, grazie all’avvento di Internet, è un fenomeno in continua espansione che ha radici lontane. Venne avviata già nel 1990. Questo include legami con il commercio e con il controllo del governo. Si tratta di legami forti che difficilmente non andranno a intaccare la privacy dell’utente . Per dare un’idea del business dietro il data-fusion basti pensare che IDI nel suo ultimo trimestre ha fatturato 40 milioni di dollari.