Sette semplici mosse per salvare la vostra privacy su Internet
Dalla crittografia sino alla protezione del disco rigido, passando per i motori di ricerca alternativi e la gestione delle password, ecco come proteggere i nostri dati

Proteggere i nostri dati e la nostra privacy deve essere uno degli obiettivi principali se usiamo spesso Internet. Conti bancari, contatti, conversazioni. Tutte informazioni che vogliamo tenere il più lontano possibile da occhi indiscreti. Per farlo dobbiamo usare diversi sistemi, per rendere il più complicato possibile per terze persone “attaccare” la nostra privacy online. E attenzione perché non si tratta solo di hacker o cyber criminali, ma anche di società e organi di governo. Ecco sette semplici passi da compiere per mettere al sicuro ogni nostra informazione che circola in Rete.

Crittografare è meglio di cancellare. Per le nostre conversazioni la crittografia è la sicurezza. È molto più semplice per un hacker far “resuscitare” un testo eliminato rispetto a uno a cui può accedere solo con una chiave per capirne il senso. La crittografia che Apple usa di default su alcuni suoi dispositivi può richiedere dei mesi, se non anni, per riuscire ad essere decifrata per un comune cyber criminale. Una delle applicazioni migliori, sia su iOS che Android, per la messaggistica crittografata è Signal, ma non è l’unica. Anche WhatsApp usa la crittografia nelle sue conversazioni.

Gli smartphone, specie quelli più recenti, contengono tantissime informazioni. Ma la maggior parte degli hacker ancora punta ad arrivare ai dati presenti sui nostri computer. È qui, infatti, che la maggior delle persone inserisce il numero più significativo d’informazioni. Per un cyber criminale accedervi significa venire a conoscenza di quasi ogni nostra mossa. È importante quindi proteggere non solo la nostra navigazione in Internet e i nostri smartphone ma anche il disco rigido dei PC. Per fortuna sia Apple che Microsoft nei loro dispositivi lo permettono. Su Mac basta attivare FileVault mentre su Windows BitLocker.

Cambiare spesso la password dei servizi che usiamo è fondamentale. È bene inserire un promemoria per ricordarci ogni 2/3 settimane di modificare le nostre credenziali. Gestire e ricordare tutte le password però non è facile. Possiamo affidarci a strumenti che lo fanno per noi come LastPass, KeePass o 1Password. Però c’è una remota possibilità che qualche hacker provi a forzare queste app e venga a conoscenza delle nostre informazioni d’accesso. Il miglior modo è il vecchio taccuino. Certo non è rapido, ma offre ancora la maggiore sicurezza possibile.

L’autenticazione a due fattori, ovvero il secondo passaggio come un SMS da ricevere sullo smartphone per accedere a un servizio, è il miglior modo per difendersi da occhi indiscreti. Lo possiamo usare ovunque, anche sui social media. Ma resta fondamentale in due casi. Le email, che sono quelle dove avvengono il maggior numero di violazioni di privacy e di attacchi hacker agli utenti. E i conti bancari sul web. Anche se la maggior parte delle banche inserisce questo sistema di sicurezza di default.

È sempre consigliabile usare solo siti criptati mentre navighiamo in Rete. Per non stare ogni volta a controllare l’indirizzo con i nostri occhi possiamo usare un semplice plug-in sul browser che preferiamo. Tra i migliori in questo settore troviamo HTTPS Everywhere, sviluppato da Electronic Frontier Foundation. Questo ci permette di evitare di essere sorvegliati o di diminuire le possibilità per un cyber criminale di attaccarci.

Navigare in Incognito non significa rendere invisibile le tracce che lasciamo sulla Rete. Non consideriamo questa funzione presente nei principali browser come un metodo sicuro per la nostra privacy. Molto meglio sarebbe usare un servizio come Tor. Anche se ancora il servizio è lento rispetto a quelli più usati. Diverse aziende però, da Apple a Google, stanno pensando di accorparlo ai loro futuri browser. Proprio per garantire una maggiore libertà ai propri utenti.

Google è così preciso nelle sue ricerche proprio grazie alla moltitudine di dati che raccoglie continuamente anche dai suoi utenti. La maggior parte delle persone però non vede di buon occhio le grosse aziende. E se avete deciso di chiudere la vostra presenza sul motore di ricerca Google potreste pensare di rivolgervi a DuckDuckGo. Un motore di ricerca alternativo che ha molto a cuore la vostra privacy.