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Come registrare le chiamate da telefono Android

Registrare le telefonate è perfettamente legale, e la buona notizia è che sugli smartphone Android è anche gratuito: ecco come farlo

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Sulla registrazione delle chiamate c’è stata parecchia confusione per tanto tempo. È legale o no, si sono chiesti in molti? In tempi recenti una sentenza della Corte di Cassazione ha fugato ogni dubbio: chi risponde al telefono accetta implicitamente il rischio di essere registrato, quindi, non è necessario che chi registra chieda il consenso.

Registrare una chiamata al telefono tra due persone presenti ma all’insaputa di uno dei due, quindi, è lecito e non richiede alcun consenso da parte del registrato, e nemmeno un’autorizzazione del giudice o delle forze dell’ordine.

Di illecito, secondo la Suprema Corte, c’è l’atto di introdurre un registratore in una stanza e andare in un’altra, tendendo di fatto una “trappola” a chi dovesse parlare nelle vicinanze del registratore facendogli credere di essere libero di interloquire nella privacy più totale. A registrare le chiamate da telefono Android, dunque, non si infrange alcuna legge: ecco come farlo gratis.

Come registrare le chiamate con l’app nativa

I produttori di alcuni smartphone Android installano in fabbrica sui loro modelli un’app che consente di registrare le chiamate, affinché i clienti non debbano preoccuparsi di cercarne una sul Google Play Store nel momento in cui avessero l’esigenza di registrare una telefonata.

Ogni produttore implementa a suo modo la possibilità di registrare le chiamate, per cui è impossibile indicare dei passaggi precisi da svolgere per tenere in memoria il contenuto di una telefonata. A prescindere delle singole voci da premere con il dito, però, il principio seguito dai produttori è all’incirca il medesimo.

Per cui se è impossibile fornire delle indicazioni precise su come registrare le chiamate con l’app nativa che risultino valide per tutti, è possibile invece dare delle indicazioni di massima da adattare poi leggermente alla marca e al modello di smartphone Android che si possiede.

In genere, infatti, dopo aver avviato la chiamata, è sufficiente toccare sul tasto Registra per avviare la registrazione della conversazione al telefono. A quel punto, di solito, il telefono emette un avviso sonoro udibile dagli interlocutori per avvisare entrambi della registrazione in corso.

Terminata la conversazione è sufficiente agganciare per fermare la registrazione, ma qualora la si volesse interrompere prima in genere è possibile farlo attraverso il tasto a schermo Interrompi, che potrebbe essere nominato in maniera leggermente diversa – vale la pena ricordarlo – a seconda del modello dello smartphone.

Nella maggior parte dei casi, l’app nativa è Google Telefono, realizzata direttamente da Google. Per quest’app sono disponibili diverse impostazioni per la gestione della registrazione delle chiamate. Basta premere sui tre punti in alto a destra e poi su Impostazioni > Registrazione delle chiamate per personalizzare il funzionamento dell’app.

Prima di registrare una chiamata è anche possibile verificare come nascondere un numero di cellulare e chiamare in anonimo. Per evitare di essere disturbati, invece, è possibile sfruttare varie funzionalità per bloccare le chiamate in arrivo.

Come registrare le chiamate con app terze

Se invece lo smartphone Android con cui si vuole registrare le chiamate non prevede la registrazione delle conversazioni perché assente o perché il produttore stesso, per qualche ragione, l’ha disabilitata, niente paura: rimediare non è difficile ed è pure gratuito.

Per registrare le chiamate con lo smartphone Android è possibile utilizzare l’app TrueCaller oppure CallApp. Si tratta di due applicazioni scaricabili direttamente dal PlayStore e utilizzabili per registrare le chiamate in ingresso e in uscita.

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