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Come funzionano gli hashtag su Instagram

Gli hashtag di Instagram, se utilizzati nel modo corretto, possono rendere i tuoi post più visibili al pubblico: scopri come usarli.

Come funzionano gli hashtag Instagram Fonte foto: Shutterstock

In una realtà sempre più connessa e in cui condividere è la parola d’ordine, l’utilizzo corretto degli hashtag su Instagram può risultare assai utile.

Quello che è a conti fatti uno degli strumenti più potenti messi a disposizione dalla piattaforma di casa Facebook va infatti maneggiato con cura, così da massimizzare il numero di like e commenti sui nostri post. Usarli nel modo giusto, ci potrà aiutare a esporre il nostro brand – o personal brand, a seconda dei casi – ad un pubblico vasto e soprattutto segmentato secondo le nostre esigenze.

Non tutti però li conoscono adeguatamente, e non è raro imbattersi sui social – e non solo – in utilizzi quantomeno bizzarri dei preziosi cancelletti.

Semplici appassionati di social network, influencer o addirittura aziende dovrebbero allora sapere come mettere hashtag su Instagram al fine di incrementare l’audience del proprio profilo personale o di ottenere la massima conversione in termini di follower e engagement – vale a dire il coinvolgimento degli utenti.

Cosa sono gli hashtag

Nati originariamente sui lidi biancoazzurri di Twitter, gli hashtag hanno iniziato a diffondersi largamente in Italia a partire dal 2015, trovando proprio su Instagram il loro habitat naturale. E quello in cui proliferare.

Comunemente il termine hashtag va ad indicare una etichetta che racchiude e organizza automaticamente i contenuti proposti in una tematica specifica, che sia su app, social network o web più in generale.

Trattandosi di un aggregatore tematico, ha la funzione di rendere più facile per gli utenti trovare rapidamente messaggi su un tema o contenuto di loro interesse. In un servizio che li supporta, come ad esempio Instagram, gli hashtag possono essere creati dagli stessi utenti inserendo il carattere cancelletto – visivamente # – davanti a una parola o ad una frase del testo principale.

E se è vero che la parola di riferimento può essere composta sia da lettere che da cifre, allo stesso modo non sono assolutamente ammessi spazi e caratteri speciali.

Per gli hashtag su Instagram, poi, la tendenza è quella di mostrare alle persone tutto quello che potrebbe essere in linea con le proprie passioni. Ecco perché nei feed non è insolito trovare post condivisi sempre dagli stessi utenti, nel nome di un’esperienza sempre più appagante e personalizzata.

Come scegliere gli hashtag giusti

Quello fino ad ora descritto si propone come un contesto in cui gli hashtag sono le fondamenta di una condivisione mirata, che portano sul nostro account solo utenti realmente interessati ai nostri post e appartenenti ad una nicchia ben precisa – come cibo, animali, viaggi o arte, solo per fare qualche esempio.

Naturalmente non esistono hashtag dal tocco magico che garantiscono migliaia di like ad ogni nostro post condiviso su Instagram. In ogni caso, è comunque possibile scegliere quelli giusti per poter ampliare – e di molto! – la popolarità della nostra azienda o del nostro profilo.

Capirete allora che individuare le parole chiave per creare la nostra nicchia di riferimento è il punto di partenza per pubblicare un post efficace, e che possa essere “spinto” tra i tantissimi feed giornalieri presenti sull’app acquisita dal colosso di Mark Zuckerberg.

Di conseguenza, dobbiamo utilizzare parole attinenti a ciò che stiamo caricando. Una foto scattata durante un viaggio in Puglia in cui il sole affonda nel mare al tramonto potrebbe ad esempio essere descritta con gli hashtag #sole #mare #tramonto #puglia #sun #sea #sunset e #travel. È quindi importante descrivere esattamente tramite gli hashtag cosa vediamo nel post, raccontando di fatto una breve ma esaustiva storia che possa contestualizzare quanto abbiamo immortalato.

Attenzione però: con il diffondersi massivo di Instagram, gli hashtag più comuni non hanno più molta visibilità e riescono a restituire risultati soddisfacenti solo a chi ha già un seguito ben consolidato.

Una strategia vincente è quella di “farsi le ossa” sul campo e osservare i più esperti. Grazie alla funzione “Cerca” su Instagram possiamo individuare alcuni profili simili al nostro che in questo momento stanno ottenendo ottimi risultati, potendo vantare un buon rapporto post/like e un gran numero di commenti. Individuati gli esempi più brillanti e gli hashtag di nostro interesse, l’applicazione ci suggerirà tutta una serie di correlati piuttosto in voga nei feed. Anche in questo caso dobbiamo fare una cernita che rispecchi la nostra nicchia, così da prendere spunto dai profili selezionati. Analizziamo gli hashtag che utilizzano più spesso e soprattutto quelli presenti sotto i post più riusciti.

Ora che abbiamo una lista di hashtag da poter riutilizzare, possiamo sceglierne una ventina che rispecchino il nostro stile e la tematica scelta, mescolando quelli più popolari e meno popolari.

Gli errori da evitare

Per usare nel modo più efficace gli hashtag su Instagram è quindi fondamentale evitare alcuni degli errori più comuni. Quelli che potrebbero compromettere irrimediabilmente il successo di un post apparentemente vincente.

Gli hashtag funzionano ancora meglio se abbiamo bene in mente quale sia la nostra nicchia, ma non bisogna assolutamente fossilizzarsi sempre sugli stessi.

Per evitare il cosiddetto “shadowban” e conquistare una grossa visibilità organica, è allora buona norma affidarsi alla ricerca e alla variazione delle parole chiave, testandone continuamente di nuove e potenzialmente migliori.

Non solo, non è consigliabile aggiungere hashtag su Instagram dopo la pubblicazione o nei commenti, così come potrebbe essere controproducente inserirne troppi. Nonostante Instagram permetta di arrivare fino a 30 hashtag, sarebbe più opportuno sceglierne tra i 10 e i 20, ben studiati e assolutamente in linea con il nostro post.