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SICUREZZA INFORMATICA

Conto corrente online sotto attacco: malware bancari in crescita

I trojan bancari sono i malware più in crescita nel primo semestre 2018, e in estate complici anche le vacanze e la disattenzione sono destinati ad aumentare

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Un 'immagine di un virus trojan sullo schermo di un device Fonte foto: Shutterstock

Negli ultimi mesi uno degli obiettivi principali degli hacker sono stati i conti corrente. I cybercriminali, stando al report della società per la sicurezza informatica Check Point, stanno sviluppando con sempre maggiore frequenza dei malware pensati per svuotare i conti bancari online delle persone.

Check Point ha rivelato un aumento del 50% dell’impatto globale dei trojan bancari, rispetto agli ultimi quattro mesi, e l’entrata nella Top 10 di due famiglie di malware di tipo trojan realizzati per rubare i soldi degli utenti in Internet. A giugno, per fare un esempio, Dorkbot, un trojan bancario che ruba informazioni sensibili e lancia attacchi DoS (denial-of-service), ha colpito il 7% delle aziende di tutto il mondo, salendo nella classifica dei malware più diffusi al mondo dalla posizione numero 8 alla posizione numero 3. Inoltre sempre negli ultimi mesi è cresciuta la diffusione di  Emotet, un trojan bancario che ruba le credenziali dei conti bancari delle vittime e utilizza la macchina infetta per diffondersi. 

Come i malware ci rubano tutti i soldi

Lo stesso trend di crescita dei trojan bancari, stando al report di Check Point, si è verificato anche in Italia dove la Top 10 dei malware ha registrato per il sesto mese consecutivo al primo posto la presenza del virus cryptominer Coinhive che ha avuto un impatto su oltre il 17% delle imprese locali, seguito da Cryptoloot e Conficker. La Top 10 ha poi visto anche nel nostro Paese l’entrata dei trojan bancari: Dorkbot si è posizionato al settimo posto e Ramnit al decimo. La domanda è: perché in questi mesi estivi stiamo registrando una così alta ondata di virus legati ai conti correnti? Semplice, in questo periodo i criminali informatici prendono di mira i turisti, meno attenti durante le loro vacanze alle misure di sicurezza informatica. Non a caso la maggior parte delle vittime di questi virus sono quelle che accedono occasionalmente all’home banking attraverso dispositivi mobili e con connessioni meno sicure, come quelle pubbliche di aeroporti o locali

Come difendersi da questi trojan bancari

Se vogliamo proteggere i nostri soldi da questa nuova ondata di malware e trojan bancari ci sono alcuni consigli da seguire sui nostri dispositivi elettronici.

Per prima cosa, come già accennato, evitiamo di navigare su social media, servizi di home banking e caselle di posta elettronica se siamo connessi su una rete Internet pubblica. Le reti Wi-Fi non protette sono lo strumento più utilizzato dagli hacker per spiarci in Rete e rubare tutte le nostre informazioni più riservate. In secondo luogo ricordiamoci di installare e aggiornare l’antivirus sia su computer che su smartphone, e per evitare delle vulnerabilità sarebbe meglio aggiornare anche tutte le applicazioni installate quando possibile. Infine evitiamo, specie quando siamo in vacanza e prestiamo minore attenzione alla sicurezza informatica, di installare sul nostro smartphone o sul PC delle app da fonti poco affidabili o sconosciute.

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