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Cosa sappiamo del tanto chiacchierato cambio nome di Facebook

Solo ipotesi sulle motivazioni: operazione rinnovo o tentativo di far dimenticare errori passati? Perché tutti parlano del cambio nome di Facebook e cosa sappiamo.

Cosa sappiamo del tanto chiacchierato cambio nome di Facebook Fonte foto: ANSA

Lo scoop è di The Verge, testata online a carattere scientifico e tecnologico. L’oggetto della rivelazione giornalistica è invece il social network con più iscritti al mondo: Facebook. In realtà non solo Facebook ha a che fare con questa notizia, ma anche WhatsApp e Instagram. Tutte le piattaforme controllate da Facebook Inc., multinazionale statunitense con sede a Menlo Park, negli Usa, fondata nel 2004 da Mark Zuckerberg, che ne è attualmente amministratore delegato.

Perché tutti parlano di quello che potrebbe fare Facebook nei prossimi giorni

La notizia è che Facebook Inc. vorrebbe cambiare nome. “Facebook sta pensando di cambiare il nome della sua azienda entro la prossima settimana”. Non si sa ancora nulla della nuova denominazione, ma per Alex Heath, che ne ha scritto su The Verge il 19 ottobre, l’intenzione sarebbe quella di “riflettere un’attenzione sulla costruzione del metaverso”. Cos’è il metaverso? Si tratta della creazione di una realtà parallela, composta di codici e raffigurazioni, quindi virtuale. È un obiettivo non solo di Facebook, ma un po’ di tutti i principali protagonisti della Silicon Valley. “The next big thing”, la corsa allo spazio, ma virutale.

Per tornare alla misteriosa questione del cambio di nome, il giornalista nel suo articolo cita alcune fonti dirette, senza specificare nomi e cognomi. Dal canto suo, Facebook non ha smentito né confermato. Gli occhi sono puntati sulla conferenza annuale “Connect” del prossimo 28 ottobre, l’evento organizzato da Facebook e interamente dedicato alla realtà aumentata e alla realtà virtuale che si terrà, beh, virtualmente, ovvio.

Perché Facebook vuole cambiare nome: alcune ipotesi

Da una parte, le intenzioni della big tech potrebbero andare in direzione di un rebranding, cioè un rinnovamento, che vorrebbe manifestarsi già a partire dal nome. Dall’altra tuttavia, in molti hanno segnalato come, da parte dell’azienda, ci potrebbe essere l’intenzione di volersi liberare di un’immagine inquinata da una maggiore attenzione del governo degli Stati Uniti nei confronti di pratiche commerciali evidentemente considerate poco chiare.

Staremo a vedere, in ogni caso non è escluso che l’annuncio del nuovo nome potrebbe arrivare anche prima del Connect. Così come non è detto che la verità sulle motivazioni della scelta non stia proprio nel mezzo e Zuckerberg stia cercando di prendere due piccioni con una fava.

Giuseppe Giordano

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