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Cosa sappiamo sul meteorite caduto tra Prato e Pistoia

Ricercatori, astrofili e appassionati sono a caccia dei suoi resti. L’evento è avvenuto la mattina presto del 1° ottobre in Toscana, tra i comuni di Agliana e Quarrata.

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Cosa sappiamo sul meteorite caduto tra Prato e Pistoia Fonte foto: 123rf

Il 1° ottobre un meteorite è caduto in Toscana, nella zona compresa fra i Comuni di Agliana e Quarrata, al confine tra la provincia di Prato e quella di Pistoia. Ora è caccia ai suoi resti che ricercatori, studenti, astrofili e appassionati stanno cercando in tutta l’area. Tali frammenti dell’oggetto celeste sono infatti un vero e proprio tesoro per la scienza. Basti pensare che a oggi sono oltre 1000 i meteoriti caduti e presenti nelle maggiori collezioni mondiali, mentre sono oltre 31000 quelli ritrovati.

Per questo, il Museo di scienze planetarie di Prato ha organizzato nel weekend del 9 e del 10 ottobre una vera e propria battuta di caccia.

Il meteorite caduto tra Prato e Pistoia

Il percorso del piccolo bolide, la mattina del 1° ottobre, è stato registrato da ben otto telecamere, situate in Toscana e nel centro Italia, della rete di sorveglianza italiana Prisma. A partecipare alla battuta di caccia una trentina di volontari tra  il gruppo astrofili di Montelupo fiorentino, guidato da Maura Tombelli, la maggiore scopritrice di asteroidi in Italia e il gruppo astrofili di San Marcello pistoiese e quello di Prato. Sabato mattina i ricercatori del meteorite sono partiti da Agliana, nell’area tra l’autostrada e il torrente Bure. La roccia che si è cercata è piccola, solo pochi centimetri di diametro. Dovrebbe pesare tra i 30 e i 100 grammi e avere un intenso colore nero.

Dove è caduto il meteorite

Secondo gli esperti di Prisma dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) è probabile che l’oggetto celeste sia caduto in una striscia che comprende le frazioni di La Ferruccia, Sant’Antonio, Vignole, Olmi, Valenzatico, Case Ferretti fino a Lucciano. “Lo strewn-field calcolato, ovvero l’area interessata dalla caduta di eventuali frammenti del meteoroide, è un’ellisse di circa 7.5 x 2 km”, hanno scritto sul sito di Prisma Inaf. L’area interessata sarebbe quindi molto grande, a causa dell’inclinazione molto bassa, di circa 32°, rispetto alla superficie terrestre della traiettoria del meteorite. Viste le dimensioni dell’area di ricerca, lo strewn-field è stato suddiviso in quadrati di 200 metri di lato.

Intanto al Natural History Museum di Londra è possibile osservare il meteorite di Winchcombe, il più raro e prezioso che sia mai atterrato in Gran Bretagna. Mentre, recentemente, è stato scoperto anche uno strano oggetto nello Spazio metà asteroide e metà cometa.

Stefania Bernardini