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Cosa si mangia nello spazio: dai tacos all’olio extra vergine d’oliva

Ma nella stazione sono già arrivati anche la pizza, i tacos e molti altri alimenti sfiziosi. Nel 2022 l’olio sarà lanciato sull’Iss con la missione di Samantha Cristoforetti.

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Cosa si mangia nello spazio: dai tacos all’olio extra vergine d’oliva Fonte foto: 123rf

L’ultimo alimento ad andare nello spazio sarà l’olio extravergine d’oliva italiano. Ad annunciarlo è stata l’Agenzia Spaziale italiana. Il prodotto verrà usato per condire i pasti degli astronauti dell’Iss. Quattro selezioni di altissima qualità arriveranno nel 2022 con la missione di Samantha Cristoforetti. Ma nella Stazione Spaziale, recentemente, è stata portata anche la pizza, i tacos oltre a essere presente un condimento coltivato direttamente a gravità zero. La dieta degli astronauti è molto cambiata nel tempo. Dalle paste fredde in tubetti di alluminio e i cibi a cubetti, oggi gli alimenti sono molto simili a quelli che consumiamo sulla Terra.

Cosa mangiano gli astronauti

Da quanto riportato dall’Esa, il menù a bordo della Stazione Spaziale Internazionale comprende più di 100 piatti. Prima di volare nello Spazio, gli astronauti scelgono già i propri menù giornalieri. Vengono forniti condimenti come ketchup, senape e maionese e sono disponibili anche sale e pepe, ma solo in forma liquida. Il cibo per lo spazio può essere in scatola o avvolto in fogli di alluminio oppure liofilizzato, precotto o disidratato. A bordo dell’Iss ci sono forni per riscaldare gli alimenti. Nello spazio volano anche molte bevande, sempre in forma disidratata, come tè, caffè, succo d’arancia o cocktail alla frutta. Dolci e frutta possono essere consumati al naturale, mentre i cibi disidratati hanno bisogno dell’aggiunta di acqua calda. Sull’Iss c’è di tutto: dalle noci al manzo, alle caramelle fino ai frutti di mare.

L’olio extravergine d’oliva nello Spazio

Con la missione che partirà nel 2022, nel carico di provviste sono state inserite 4 differenti selezioni di olio extravergine che fanno parte del cosiddetto bonus food di Samantha Cristoforetti, ossia le specialità che ciascun astronauta può scegliere di portare con sé a integrazione della dieta standard prevista. Gli oli, distinti ed etichettati in base a intensità e profilo sensoriale, saranno a disposizione dell’equipaggio per accompagnare una specifica tipologia di cibo: carne, pesce, verdure e uno per esaltare i sapori più intensi. L’invio degli oli ha anche un altro obiettivo: capire gli effetti della permanenza nello spazio di questo importante alimento.

La pizza, i tacos e i rifornimenti periodici

Non essendo presenti negozi o supermercati extraterrestri nello spazio, i rifornimenti per gli astronauti che lavorano sull’Iss avvengono periodicamente con una navicella come il Veicolo di Trasferimento Automatizzato dell’ESA, o il Progress russo. Solitamente arrivano più o meno ogni 40 giorni. Recentemente, per il compleanno dell’astronauta Megan McArthur è stato inviato un carico “regalo” che comprendeva pizza con vero formaggio, torta al cioccolato, gelati, limoni e avocado. Ad agosto il cargo Cygnus ha invece fatto recapitare un kit per preparare la pizza per 7 persone. Ma il cibo più originale gustato dagli astronauti sull’Iss sono stati i tacos spaziali conditi con un ingrediente speciale: i peperoncini extraterrestri. Nell’ambito del progetto della Nasa Plant Habitat-04, sulla stazione spaziale sono stati coltivati dei peperoncini piccanti a gravità zero. Dopo circa 4 mesi di maturazione, il primo raccolto è stato usato per preparare tacos spaziali, composti da fajitas, carne di manzo, carciofi, pomodori reidratati e appunto i peperoncini spaziali, definiti dagli astronauti “i migliori mai mangiati”.

Stefania Bernardini