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Dating online: niente incontri senza il vaccino Covid

Il dating online è cresciuto a dismisura durante il lockdown, ma gli italiani chiedono garanzie prima di tornare agli incontri in carne ed ossa.

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Gli incontri online sono da sempre una risorsa per chi cerca un partner, ma anche un pericolo perché non si può mai essere realmente sicuri della persona con cui si scambiano informazioni personali, foto e video a volte anche abbastanza compromettenti. Ma da quando è iniziata la pandemia da Covid neanche gli incontri fisici sono sicuri e, anzi, sono forse ancor più pericolosi.

Dopo un anno e mezzo di restrizioni, però, tutti abbiamo bisogno di uscire di casa e di incontrare persone e, se durante il lockdown abbiamo trovato il “match” con un potenziale partner, è logico che esso sarà una delle prime che vorremo vedere con i nostri occhi e toccare con le nostre mani. Ma con prudenza: secondo un sondaggio internazionale condotto dall’azienda di cybersecurity Kaspersky, che da tempo ha acceso un faro sui rischi del dating online, quasi la metà degli italiani è disposto a organizzare un appuntamento amoroso solo con chi è vaccinato contro il Covid. Un comportamento quasi opposto a quello di tedeschi e olandesi che, al contrario degli italiani, chiedono la vaccinazione solo nel 15% e nel 13% dei casi.

Dating ai tempi del Covid: l’indagine

Il 48% degli intervistati italiani ha dichiarato che preferisce organizzare incontri offline, cioè in carne ed ossa e non virtuali (o, come si direbbe oggi, “in presenza“), solo con persone che possiedono un certificato di vaccinazione Covid, ad esempio il famoso Green Pass.

Si tratta della percentuale più alta in Europa, che fa il paio con altri due dati: il 39% degli italiani si sente agitato al momento dell’incontro dal vivo, il 28% prova insicurezza. Di conseguenza il 71% degli italiani che usano le app di dating preferisce partire da un approccio virtuale e non fisico: una telefonata o una videochiamata prima dell’incontro offline.

I rischi del dating online

Il rischio del contagio da coronavirus è solo l’ultimo dei problemi del dating online che, SARS-CoV-2 a parte, da sempre porta con sé una alta dose di rischio: non è affatto detto che la persona che vediamo (o non vediamo) online si riveli esattamente quella che ci aspettavamo quando la incontriamo fisicamente.

Per questo incontrarsi per la prima volta in pubblico, in un luogo sicuro, è sempre consigliato. Ancor prima, però, è consigliabile non condividere troppe informazioni personali con il potenziale partner, soprattutto foto e video che potrebbero essere utilizzate in seguito per un ricatto sessuale.

Qualora si decida di “approfondire” la frequentazione online passando al sexting, alle videochiamate hot o ad altre pratiche simili, poi, è fondamentale fare in modo di non essere riconoscibili nelle immagini: dall’altro lato (o in mezzo, se uno dei dispositivi usati è affetto da un virus spyware) qualcuno potrebbe registrare l’incontro.

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