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I diamanti nascondono un segreto sulla nascita della vita sulla Terra

Un’analisi su alcuni antichi diamanti sta mettendo in discussione la teoria secondo la quale ci sono voluti 3 miliardi prima che la vita apparisse sulla Terra.

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I diamanti nascondono un segreto sulla nascita della vita sulla Terra Fonte foto: 123rf

L’evoluzione dei primi organismi multicellulari complessi è avvenuta dopo 3 miliardi di anni dalla creazione della Terra. Questa è la teoria consolidata riguardo all’apparizione della vita sul nostro pianeta. Ma un’analisi su antichi diamanti sta mettendo l’ipotesi in discussione. A spiegare la nuova deduzione è stato il dottor Michael Broadley del Centre de Recherches Pétrographiques et Géochimiques durante la conferenza Goldschmidt. I diamanti creerebbero una sorta di “capsule del tempo ideali” che hanno intrappolato i gas e che potrebbero darci indicazioni sulle condizioni nelle quali si sono formati.

La ricerca sui diamanti e sulla nascita della vita sulla Terra

La vita sul nostro pianeta richiede un’atmosfera adatta alla nostra sopravvivenza. Una strategia per valutare se è possibile vivere su altri pianeti è proprio quella di cercare gas compatibili con gli esseri viventi. Utile, in questa direzione, è anche comprendere com’era l’atmosfera terrestre nell’era in cui si sono evolute le prime forme di vita. Una teoria è che la maggior parte dei gas nell’atmosfera, noti come volatili, siano stati intrappolati nel mantello terrestre e abbiano svolto un ruolo fondamentale per la storia dell’evoluzione atmosferica al momento della loro fuga dal sottosuolo. Il dottor Briadley, durante la conferenza, ha però presentato le prove che la composizione del gas del mantello terrestre è rimasta invariata per lungo tempo.

Il rimescolamento della crosta terrestre attraverso la tettonica a placche ha per lo più distrutto i campioni più vecchi di reperti con i gas intrappolati all’interno, ma Broadley ha notato che i diamanti sarebbero in grado di creare delle “capsule del tempo ideali” con all’interno i gas intrappolati al momento in cui si sono formati. A Wawa, sulla sponda canadese del Lago Superiore, il ricercatore ha trovato diamanti in rocce di 2,7 miliardi di anni. Broadley ha trasformato le pietre in grafite sopra i 2.000° C in modo che rilasciassero i gas nobili intrappolati al loro interno.

La concentrazione di elio, neon e argon in questi antichi diamanti era simile al mantello terrestre superiore attuale, quindi le maggiori emissioni devono essere avvenute prima che i diamanti si formassero e sicuramente prima che la Terra avesse metà della sua età attuale. “Questo è stato un risultato sorprendente. Significa che l’ambiente ricco di volatili che vediamo intorno a noi oggi non è uno sviluppo recente”, ha detto Broadley.

Il degasaggio del mantello terrestre non era l’unico prerequisito per l’evoluzione delle forme di vita complesse. Era necessario anche il rilascio di ossigeno da parte degli organismi fotosintetizzanti. Tuttavia, si ritiene che il rilascio di gas dal mantello sia un prerequisito essenziale che potrebbe essere servito a ritardare altri eventi.

Sulla storia della nostra evoluzione, sono ancora molte le ricerche e le analisi. Un grande aiuto alla comprensione di come si sia arrivati alle forme di vita attuali arriva dai ritrovamenti. Per esempio, recentemente, in Israele sono stati rinvenuti dei fossili che rivelerebbero informazioni sull’evoluzione dei Neanderthal.

Stefania Bernardini