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Il dogecoin sarà una moneta spaziale, Musk la manda sulla Luna

La spedizione di SpaceX e GSC sarà finanziata tramite la criptovaluta del cane dei meme, che si candida come prima valuta per gli scambi tra pianeti.

Il dogecoin sarà una moneta spaziale, Musk la manda sulla Luna Fonte foto: ANSA

Elon Musk intende finanziare la prossima missione di SpaceX sulla Luna tramite dogecoin. Nello specifico, si tratta del progetto “DOGE-1 Mission to the Moon”. Se il nome del miliardario da solo non bastasse a rendere entusiasmante l’impresa, arriva l’annuncio della valuta con cui sarà finanziata la spedizione: si tratta della criptovaluta “dogecoin”, alla quale lo stesso Musk ha fatto fare le montagne russe con dichiarazioni prima a favore, poi contro.

Il testimonial d’eccezione di dogecoin è lo Shiba-Inu (una razza di cane giapponese) dei meme. Ciò a conferma dello spirito semiserio di internet in grado tuttavia di contribuire a imprese straordinarie e creare fenomeni culturali transnazionali. Anzi, transplanetari, a questo punto.

In cosa consiste l’impresa lunare di SpaceX e GSC

Geometric Energy Corporation’s DOGE-1 è il nome completo della missione lunare nata dalla collaborazione tra Geometric Space Corporation (GSC) e SpaceX. Per portare a termine l’obiettivo di spedire una sonda sul nostro satellite, equipaggiata con videocamere e sensori, verrà utilizzato un razzo di tipo Falcon 9, interamente pagato da Geometric Energy Corporation e programmato per il lancio nel primo trimestre del 2022.

“Questa missione dimostrerà l’applicazione della criptovaluta oltre l’orbita terrestre e getterà le basi per il commercio interplanetario“, ha affermato Tom Ochinero, vice presidente del settore vendite di SpaceX .

Cos’è il dogecoin e perché tutti ne parlano (soprattutto Elon Musk)

Prima ancora del lancio sulla Luna, il DOGE (che sta per dogecoin) può già vantare un suo posto nella storia della moneta virtuale. Partito da un valore di un quarto di centesimo nel 2013, quando è stato creato per scherzo proprio ispirandosi a un meme, ha poi avuto una crescita del 20.000% rispetto al valore del maggio 2020. Il picco di 72 centesimi è arrivato nella giornata di sabato scorso. Poi il crollo, in seguito alle dichiarazioni di Musk, che al Saturday Night Live lo aveva definito un imbroglio, e l’ulteriore risalita a 50 centesimi dopo la notizia del viaggio lunare.

Dalle parole ai fatti: online c’è un indirizzo che sta comprando dogecoin dal 2019, quando il loro valore era 30mila volte inferiore a quello attuale di 0,50 cents e che nel tempo ha accumulato 36,7 miliardi di dogecoin. Per un equivalente di 26 miliardi di dollari, in corrispondenza del picco di lunedì e di 18 miliardi dopo il tonfo di sabato e la risalita della settimana corrente. Che dietro all’operazione ci sia Musk? È un’ipotesi che non può essere verificata. Ma il sospetto è lecito, perché già ad aprile il miliardario aveva manifestato la propria intenzione di provare che la criptovaluta fosse in grado di funzionare anche nello spazio.

Secondo i finanziatori dell’impresa, il DOGE “ha dimostrato di essere una valuta digitale veloce, affidabile e crittograficamente sicura che funziona quando le banche tradizionali non possono” ed è abbastanza sofisticata da finanziare completamente una missione commerciale lunare.

Il dogecoin sarà quindi l’unità di conto per tutte le transazioni tra le compagnie coinvolte nella spedizione.

Tra le imprese recenti di Elon Musk, ricordiamo l’atterraggio del razzo in verticale. Qui una rassegna di tutte le sue profezie (a volte strampalate).

Giuseppe Giordano