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Trump è stato bannato anche da Snapchat

Un altro account social di Donald Trump è stato bannato: anche Snapchat blocca il profilo del tycoon dopo Facebook, Twitter e YouTube

donald trump snapchat

Donald Trump è stato bannato anche da Snapchat. A distanza di una settimana esatta dopo la sospensione dell’account, è arrivata la conferma da parte del social network del blocco permanente per profilo personale, inserendo così un altro elemento nella lista dei social a cui è stato posto il divieto di accesso per il tycoon.

Con la decisione da parte di Snapchat è ormai possibile confermare come nell’arco dell’ultima settimana tutte le principali piattaforme social abbiano ormai bloccato a tempo determinato o indeterminato i profili di The Donald, impedendo o limitando la pubblicazione di nuovi contenuti. Solo ieri era arrivata la notizia del provvedimento preso da YouTube nei confronti del canale personale del tycoon che, almeno per il momento, ha scelto di apporre esclusivamente un veto della durata di sette giorni a causa dell’upload di contenuti giudicati potenzialmente violenti o in grado di istigare alla violenza tra gli spettatori. Per altri sei giorni, dunque, Trump non potrà caricare nuovo materiale o interagire attraverso i commenti, attualmente bloccati.

Donald Trump e il ban da Snapchat, cosa è successo?

I primi segnali da parte di Snapchat erano arrivati già lo scorso giugno, con la conclusione di rimuovere l’account di Trump da Discover, una particolare area della piattaforma in cui i maggiori publisher internazionali pubblicano e promuovono le proprie storie, condividendole di fatto con i milioni di utenti del social network.

La scelta era stata confermata dal CEO di SnapChat, Evan Spiegel, attraverso un comunicato: «Non amplificheremo le voci che incitano alla violenza e all’ingiustizia razziali offrendo loro promozioni gratuite su Discover. La violenza razziale e l’ingiustizia non hanno posto nella nostra società e noi siamo insieme a tutti coloro che cercano pace, amore, uguaglianza e giustizia in America».

Donald Trump, l’elenco dei social che l’hanno bannato

Snapchat e YouTube sono solo le ultime due pedine che vanno a segno all’interno di una partita iniziata dopo i recenti scontri avvenuti all’interno e nelle aree circostanti del Campidoglio di Washington. A distanza di poche ore dai fatti, Trump era infatti già stato bannato permanentemente da Twitter, subito seguito da Facebook e Instagram.

È solo di poche ore fa la conferma da parte di Sheryl Sandberg, Direttore Operativo di Facebook, di non avere alcuna intenzione di rimuovere il provvedimento vista la violazione delle condizioni di utilizzo del social. Anzi, è ancora in atto da parte della piattaforma la ricerca e il blocco di tutti quei contenuti a supporto di “stop the steal”, ovvero lo slogan a favore della campagna portata avanti dal Presidente uscente degli Stati Uniti d’America sulle infondata frode nel conteggio dei voti che avrebbe segnato la vittoria di Joe Biden alla recente tornata elettorale.

Come se non bastasse, altri ban sono arrivati anche da Pinterest e TikTok, accompagnati da Reddit, la piattaforma che conta milioni di utenti in tutto il globo e che permette di condividere e confrontarsi su temi di ogni tipologia, compresa la politica. Chiudono la lista Twitch e Discord, rispettivamente piattaforma per lo streaming in diretta di Amazon e servizio di chat testuali e vocali, la piattaforma dedicata all’e-commerce Shopify e Stripe, servizio per i pagamenti online.

Donald Trump, anche Parler è ko

A mettere poi l’ultimo chiodo sulla presenza social di The Donald è stata però proprio Amazon che negli ultimi giorni ha decretato almeno per il momento la fine di Parler, il social network di estrema destra particolarmente gradito ai supporter del presidente uscente. Allo stop legato all’hosting sui propri server, si sono poi aggiunti Apple e Google con la rimozione dell’app dai propri negozi virtuali, bloccando così la possibilità di scaricarla anche nel caso in cui il social dovesse riuscire nell’intento di trovare un nuovo punto d’appoggio nei prossimi giorni.