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E-commerce, cosa cambia per gli utenti con le nuove regole europee

La Commissione Europea ha introdotto un nuovo regolamento sul commercio elettronico. L'obiettivo è quello di aumentare la trasparenza a favore dei consumatori

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ecommerce Fonte foto: Shutterstock

E’ entrata in vigore il 7 gennaio 2020, ma gli Stati membri hanno due anni di tempo per recepirla, la nuova normativa UE sull’e-commerce, il commercio online. Definito non senza enfasi il “New Deal per i consumatori“, il nuovo quadro normativo aggiorna direttive precedenti e mira a garantire maggiori tutele ai consumatori europei.

I punti più importanti della nuova normativa europea sul commercio elettronico sono quelli che riguardano l’aumento della trasparenza da parte dei commercianti, un accenno di regolamentazione sulle recensioni e le sponsorizzazioni e le nuove indicazioni su come dovrà essere indicato il prezzo in caso di sconti (quest’ultimo punto, però, appare difficilmente applicabile in periodi di sconti frenetici come il Black Friday). L’Italia e gli altri Stati membri dell’UE, adesso, hanno due anni di tempo per emanare i rispettivi decreti nazionali che recepiscono la nuova normativa europea e Věra Jourová, vicepresidente della Commissione europea responsabile per le politiche sui valori e la trasparenza, ha chiesto ufficialmente agli Stati di procedere in fretta.

Nuove norme UE sull’e-commerce: cosa cambia

Oggi chiunque può aprire un profilo su Amazon, ebay, Wish o altri marketplace online e mettersi a vendere di tutto nascondendosi dietro qualunque nome. Con le nuove normative europee gli e-commerce dovranno mostrare chiaramente al consumatore se il venditore è un soggetto privato o una azienda. Dovrà anche essere chiaro se è il venditore o il sito stesso il responsabile della consegna della merce o della gestione dei resi in base al diritto di recesso. I consumatori sapranno anche a chi rivolgersi in caso di problemi.

Nuove norme UE sull’e-commerce anche per i comparatori

Altro aspetto fondamentale del commercio online affrontato nel “New Deal” europeo per i consumatori è quello dei comparatori e aggregatori di offerte pubblicate su altri e-commerce. Dovrà essere chiaro in base a cosa una offerta viene mostrata prima di un’altra, se la posizione in evidenza dell’offerta deriva da una sponsorizzazione e, in generale, quali sono i criteri di ranking delle varie offerte.

Nuove norme UE sull’e-commerce: stretta sulle recensioni

Infine, la nuova normativa UE sul commercio elettronico prova ad affrontare l’ormai grave problema delle recensioni false. Con le nuove regole è espressamente proibito inserire (o pagare qualcuno per inserire) recensioni false su un prodotto o servizio venduto online. E la responsabilità è tutta del sito di e-commerce, che dovrà spiegare chiaramente come fa a controllare che le recensioni siano veritiere e, in caso vengano trovate recensioni false, potrà fare ricorso all’eventuale multa solo se dimostra di aver preso le necessarie misure per evitare le recensioni fake.