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È morto Super Mario... Quello vero

L'uomo che ispirò il famoso personaggio baffuto dei videogame è morto negli Stati Uniti all'età di 84 anni, ecco come è nato il suo legame con la Nintendo

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È morto Super Mario... Quello vero Fonte foto: A. Aleksandravicius / Shutterstock, Inc.

Super Mario è morto. No, non il famoso personaggio dei videogame Nintendo ma Mario Segale, l’italo-americano che ha ispirato l’idraulico baffuto più famoso nella storia dei videogiochi. Il signor segale si è spento all’età di 84 anni a Tukwila, negli Stati Uniti.

Mario Segale è nato a Seattle nel 1934 ed è diventato famoso in città perché, come imprenditore immobiliare, venne in contatto proprio con alcuni dei responsabili dell’azienda Nintendo. In pratica Segale affittò, nel 1981, al gruppo giapponese uno stabilimento che divenne di fatto la prima sede Nintendo negli Stati Uniti. Nello stesso anno Shigeru Miyamoto si ispirò al volto di Mario Segale per creare un personaggio, all’inizio secondario, che divenne poi Super Mario. L’idraulico più famoso dei videogame all’inizio si chiamava Jumpman ed era inserito nella serie Donkey Kong. Da lì il successo inarrestabile fino a diventare un’icona dei videogiochi con il nome di Super Mario.

L’italo-americano che ispirò Super Mario

Nintendo ha sempre avuto la propensione a chiamare i suoi personaggi dei videogiochi con i nomi di persone reali e in qualche modo correlate all’azienda. Fu Minoru Arakawa, il fondatore della Nintendo of America, che decise di chiamare Super Mario proprio Mario in onore di Segale. Secondo alcuni la decisione fu casuale e data dai buoni rapporti tra i due ma secondo altre ricostruzioni a Arakawa venne l’idea perché dopo alcuni mesi di ritardi nei pagamenti il signor Segale decise di irrompere nello stabilimento americano della Nintendo per richiedere in maniera non esattamente gentile i suoi soldi. Vista l’irruenza dell’uomo tornò in mente il suo personaggio Jumpman e così pensò bene di trasformarlo in Super Mario. E non a caso in un’intervista rilasciata nel 1993 al Seattle Times il signor Segale scherzando disse di essere ancora in attesa dei diritti da parte della Nintendo.