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SCIENZA

Cosa sappiamo sull'enorme asteroide in rotta verso la Terra

L'asteroide 4660 Nereus è in rotta verso la Terra, ma non sarà la prima né l'ultima volta: tornerà ad avvicinarsi ancora 12 volte nei prossimi anni.

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4660 Nereus è di nuovo in avvicinamento Fonte foto: iStock - 3000ad

Un asteroide grande come la Torre Eiffel è in rotta verso la Terra: la NASA specifica che le probabilità di impatto con il nostro pianeta sono praticamente inesistenti, ma tiene sotto stretta osservazione il grande oggetto celeste che si avvicina alla Terra.

Anche perché 4660 Nereus, questo il nome dell’asteroide, è una vecchia conoscenza dell’Agenzia Spaziale Americana, oltre che del Sistema Solare.

4660 Nereus: un asteroide near-Earth

Il grande asteroide in avvicinamento, che toccherà il punto di minor distanza dalla Terra il prossimo 11 Dicembre, è stato scoperto per la prima volta nel 1982 dall’astronoma Eleanor F. Helin.

Tra il 1900 ed il 2100 sono stati stimati ben sette approcci alla Terra a distanze inferiori a 5 milioni di chilometri: il momento di avvicinamento massimo avverrà nel Febbraio del 2060, quando Nereus si troverà a circa 1,2 milioni di chilometri dal pianeta.

Il secondo passaggio più ravvicinato in assoluto, secondo i calcoli della NASA, è quello previsto per il prossimo Dicembre: allora l’asteroide si troverà a 3,9 milioni di chilometri di distanza dalla Terra.

Nereus è inserito nella lista degli asteroidi considerati “pericolosi” per due ragioni distinte: una è nella dimensione, mentre l’altra – più rilevante – nel fatto che la sua orbita sia molto prossima a quella del nostro pianeta.

Si chiamano asteroidi near-Earth, letteralmente “vicini alla Terra”, ne esistono alcune decine di migliaia e soltanto 1500 sono considerati potenzialmente pericolosi, in quanto non soltanto si trovano a passare “vicino” alla Terra, ma ne intersecano l’orbita – la premessa di ogni possibile eventuale collisione.

Nel 1989, un asteroide dello stesso tipo, chiamato 4581 Asclepius, arrivò a 684.000 chilometri dalla Terra, attraversando il punto esatto in cui il pianeta si trovava soltanto sei ore prima.

Una vecchia conoscenza della NASA

Le probabilità che un oggetto delle dimensioni di 4660 Nereus impatti con la Terra sono praticamente inesistenti, afferma la NASA: statisticamente, l’impatto di un un oggetto simile con la Terra avviene ogni milione di anni, mentre per oggetti più grandi si arriva a ordini di grandezza di decine di milioni di anni.

4660 Nereus è il classico asteroide ellissoidale, e misura circa 510 metri di lunghezza per 300 di larghezza: delle dimensioni simili a quelle del più famoso Bennu, che fu oggetto di una missione per il recupero di campioni soltanto nel 2020.

Gli asteroidi cosiddetti near-Earth sono quelli per cui è più plausibile ipotizzare delle missioni di avvicinamento e l’orbita di Nereus, che lo fa avvicinare alla Terra con una certa frequenza, ha già attirato la comunità scientifica.

Nereus fu in lizza per varie missioni esplorative: avrebbe dovuto essere visitato dal progetto NEAP (Near Earth Asteroid Prospector), che non fu mai portato a termine, ed entrò tra i candidati della missione giapponese Hayabusa – che fu invece diretta su 25143 Itokawa.

Nereus fu anche tra i papabili per la missione della sonda NEAR Shoemaker della NASA, che però alla fine fu dirottata verso l’asteroide Mathilde per poi approdare su 433 Eros.

La ragione potrebbe essere nelle dimensioni, piuttosto contenute in termini astronomici, dell’asteroide e della sua orbita, che renderebbe la manovra per l’avvicinamento ed il successivo rendezvous ancora più complicata di quella necessaria per sbarcare sulla Luna.

4660 Nereus, la cui orbita interseca sia quella della Terra sia quella di Marte, passerà di nuovo molto vicino alla Terra: si prevede che nel prossimo decennio l’asteroide tornerà ad avvicinarsi alla Terra ben 12 volte.
Le speranze per studiarlo più da vicino, quindi, sono tutt’altro che sopite.