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SMART EVOLUTION

Ericsson inventa lo smartphone impossibile da rubare

La società svedese ha ideato un sistema che potrebbe prevenire i furti di smartphone. Analizza il modo in cui tocchiamo il dispositivo e riconosce mano estranee

Samrtphone rubato Fonte foto: Shutterstock

Con il prezzo degli smartphone che, specialmente per i top di gamma, non accenna a scendere, il furto dello smartphone è sempre più un evento vantaggioso per il ladro e drammatico per il legittimo proprietario. Diversi produttori di cellulari, già da qualche anno, hanno sviluppato e integrato nei propri dispositivi diverse soluzioni utili a bloccare l’uso del cellulare in caso di furto. Gli iPhone hanno persino una funzionalità per conoscere dove si trova il dispositivo rubato.

Ma tutti questi escamotage non fanno altro che dissuadere il ladro dal furto, senza però impedirgli fisicamente di portarsi a casa il nostro cellulare. In futuro, però, le cose potrebbero cambiare grazie ad un recente brevetto di Ericsson che potrebbe portare, un giorno, a creare lo smartphone impossibile da rubare. La cosa interessante è che la tecnologia necessaria a implementare le nuove funzionalità antifurto pensate da Ericsson è già tutta disponibile e, molto spesso, integrata negli smartphone. Di sicuro nei top di gamma, già oggi. Di che si tratta? Ericsson chiama questo antifurto “Adaptive Friction“.

Come funziona l’antifurto Adaptive Friction

Gran parte dell’invenzione sta nell’applicazione di una discreta dose di intelligenza artificiale ai dati raccolti dai sensori già presenti sugli smartphone: microfono e fotocamera, accelerometro, giroscopio e così via. Tutti questi sensori possono aiutare il software di Ericsson a capire se lo smartphone si trova su un tavolo, in tasca, in borsa e a riconoscere il tocco del padrone. Quando lo smartphone è in grado di riconoscere “come lo tocchiamo” (ad esempio misurando la velocità con cui lo prendiamo in mano, notando se facciamo gesti ripetitivi quando lo prendiamo e così via) automaticamente è in grado di riconoscere anche il tocco dell’estraneo. E se si accorge che qualcosa non va, scatta l’antifurto: il telefono vibra ad altissima frequenza, tanto da diventare impossibile tenerlo in mano.

Funzionerà?

Va precisato che al momento, di tutto ciò, c’è solo un brevetto: nessun dispositivo di Ericsson o di altri produttori integra l’Adaptive Friction. Ma c’è anche da dire che l’implementazione di questa funzionalità solleva molti dubbi. Il primo è il fatto che, se il cellulare vibra e il ladro non può tenerlo in mano, è assai probabile che esso finisca per cadere a terra con le relative conseguenze. Non subire il furto di un cellulare ma ritrovarselo mezzo distrutto non è il massimo. Poi c’è da capire quanto influirà sul consumo della batteria l’Adaptive Friction: monitorare H24 tutti i dati provenienti dai sensori, per avere una risposta in tempo reale in caso di furto, potrebbe lasciarci senza carica già a metà giornata.