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SCIENZA

L'esperimento per ricreare la luna di Saturno in una provetta

Riprodurne una copia potrebbe svelare alcuni segreti dello Spazio. Il gelido Titano è l'unico altro mondo nel nostro sistema solare dominato da molecole organiche e con laghi e fiumi.

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L'esperimento per ricreare la luna di Saturno in una provetta Fonte foto: 123rf

Titano è gelida luna di Saturno ed l’unico altro mondo nel nostro sistema solare dominato da molecole organiche e solcato da laghi e fiumi. Ha anche un’atmosfera densa, un clima stagionale e precipitazioni, simili a quanto avviene sulla Terra. La differenza è che i suoi bacini sono pieni di metano e la pioggia probabilmente brucerebbe la nostra pelle. Allo stesso tempo il satellite saturniano potrebbe essere un ottimo punto di partenza per cercare segni di vita extraterrestre. Un nuovo esperimento, condotto dai ricercatori della Southern Methodist University, sta cercando di riprodurre in provetta le condizioni di Titano proprio per provare ad analizzare il suo ambiente.

L’imitazione della luna di Saturno in provetta

Mentre la Nasa ha in programma di lanciare una sorta di “grande drone” su Titano nel 2027, con la missione Dragonfly, alcuni scienziati stanno provando ad anticipare i possibili risultati dell’osservazione diretta, ricreando in provetta l’atmosfera della fredda luna di Saturno, in particolare le molecole organiche che condivide con il nostro pianeta. “Se vogliamo studiare i minerali su Titano, dobbiamo dare un’occhiata a queste comuni molecole organiche – ha spiegato Tomče Runčevski, autore principale dell’esperimento presentato al meeting autunnale dell’American Chemical Society – ma guardandole con occhi diversi, attraverso il prisma di Titano”.

L’esperimento “Titan in a glass” di Runčevski ha combinato le caratteristiche della luna saturniana, come le sue temperature di immersione e i liquidi caratteristici, all’interno di cilindri di vetro ai quali ha aggiunto due molecole, acetonitrile e propionitrile, presenti nell’atmosfera lunare. Su Titano, questi composti sono sotto forma di cristalli solidi che contengono sequenze di “polimorfi“, o variazioni nella struttura, che dipendono dalla temperatura. La composizione chimica è la stessa, ma il modo in cui le sostanze chimiche si legano è leggermente diverso in base a quanto è caldo o freddo.

I risultati dell’esperimenti hanno mostrato che le sequenze strutturali delle due molecole sono cambiate, con la stabilizzazione dei polimorfi sia ad alta che a bassa temperatura. Anche le proprietà dei composti sono state modificate. Le temperature di Titano scendono fino a -290 gradi Fahrenheit. Ma ciò non ha impedito la formazione di polimorfi ad alta temperatura. L’ipotesi è che non è solo la temperatura a influenzare la chimica di Titano e le nuove proprietà individuate dell’acetonitrile e del propionitrile possono anche riaprire domande sulla chimica terrestre.

Intanto un’altra ricerca ha studiato gli anelli di Saturno riuscendo a osservare cosa c’è nel cuore del pianeta.

Stefania Bernardini