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Facebook, iniziati i test sulla funzione "Cose in comune"

Il social media sta provando una nuova funzione che cerca di avvicinare le persone che commentano lo stesso post mostrando loro cosa hanno in comune

Un utente clicca sull'icona di Facebook sul proprio smartphone Fonte foto: Ink Drop / Shutterstock.com

Facebook ha iniziato la fase di test per una nuova funzione interna al social network chiamata “Cose in Comune”. L’obiettivo è di migliorare l’interazione tra i vari utenti analizzando quelli che sono i commenti ai vari post che ogni singola persona pubblica.

In pratica la funzione in fase di sperimentazione crea un’etichetta sopra i commenti di ogni singolo utente e mostra quali elementi può avere in comune con le altre persone che hanno commentato lo stesso post all’interno di Facebook. Facciamo un esempio per riuscire a capire meglio come funzioni la novità Cose in Comune. Mettiamo che siamo sulla pagina del Corriere della Sera per commentare una notizia che ci ha impressionato. Tra i primi commenti che visualizziamo noteremo per ogni utente un’etichetta che ci indica se con quella persona abbiamo in comune qualcosa, come per esempio gusti musicali, sportivi o semplicemente abitiamo nella stessa città. La funzione serve dunque per poter interagire con più utenti scoprendo alcune piccole informazioni su di loro e poter quindi allargare la nostra cerchia di amici.

La nuova funzione “Cose in comune” di Facebook

L’etichetta in questa fase di test, che ha colpito solo un numero di utenti scelti casualmente da Facebook, non è disattivabile. E alcune persone hanno iniziato a lamentarsi con il famoso social media di Mark Zuckerberg per motivi legati alla privacy. Da Facebook però fanno sapere che le informazioni mostrate nell’etichetta “Cose in comune” sono solo quelle che noi abbiamo inserito nelle informazioni del nostro profilo. Se ci teniamo particolarmente alla privacy dunque evitiamo di inserire in questa sezione dati riservati come città di residenza, gusti musicali o qualsiasi informazioni legata alla nostra professione o ai nostri studi.

Perché Facebook vuole a tutti i costi giocare su una nuova interazione tra gli utenti iscritti al famoso social media? La risposta è semplice, mai come in questi mesi Facebook sta registrando un tasso di crescita tanto basso. Nel secondo quadrimestre del 2018 la piattaforma social è cresciuta, dal punto di vista dei nuovi utenti, del +1,5%. Si tratta del dato più basso nella storia di Facebook. L’impressione che il gigante dei social media in questo momento sta dando è quella di un leader del settore che ha smarrito appeal sui propri utenti e sui nuovi e fatica soprattutto a generare interesse nelle nuove generazioni che non sono particolarmente interessate ad avere un profilo su Facebook.

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