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Facebook, multa miliardaria per le falle privacy?

Secondo il NY Times, Facebook avrebbe concesso ad altre aziende l'accesso indiscriminato ai dati dei suoi utenti. Se così fosse, il social rischia grosso

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Logo di Facebook Fonte foto: Shutterstock

L’inchiesta del NY Times, che ha rivelato come Facebook abbia condiviso per diversi anni informazioni private degli utenti con società esterne senza avere il consenso esplicito per farlo, potrebbe costare cara all’azienda di Mark Zuckerberg.

Secondo Matthew Schettenhelm, analista di Bloomberg Intelligence, i comportamenti emersi dall’inchiesta sono più che sufficienti per essere considerati come una violazione dell’accordo sulla privacy del 2011 tra Facebook e la Federal Trade Commission. E questo potrebbe tradursi in una multa miliardaria. “La pressione politica sulla FTC è significativa: non tutte le accuse contro Facebook sono violazioni, ma c’è una possibilità reale che alcune di esse lo siano”, ha detto Schettenhelm in un’intervista aggiungendo che “non ci vogliono molte violazioni dell’accordo sul consenso affinché la FTC faccia una multa significativa, se moltiplichi le violazioni per il numero di utenti che Facebook ha”.

Cosa prevede l’accordo tra Facebook e la commissione governativa sul commercio

L’accordo del 2011 tra la Federal Trade Commission e Facebook prevede che quest’ultima non possa condividere i dati privati dei suoi utenti senza ottenere un consenso specifico ed esplicito a farlo. Secondo quanto riportato dal New York Times, invece, per diversi anni Facebook ha stretto accordi commerciali con numerose aziende che hanno permesso a tali aziende, attraverso le rispettive app per Facebook, di accedere a dati personali di amici degli utenti che avevano installato l’app e in alcuni casi persino di leggere le chat private di Messenger. Facebook ha risposto che tutto ciò non è una violazione dell’accordo con la FTC perché tutte le aziende con cui ha stretto accordi accettano e adottano sulle loro app la privacy policy del social.

Cosa rischia Facebook?

Ma cosa potrebbe succedere a Facebook in caso di una maxi multa per la privacy? Non molto, a guardare le reazioni alla Borsa di Wall Street: ben 41 società di analisi dei mercati finanziari continuano a consigliare di acquistare il titolo Facebook, contro solo 3 che consigliano di venderlo. Questo perché, anche se alla fine la multa dovesse realmente arrivare, non sarebbe in grado di nuocere troppo a Facebook. Secondo Bian Wieser, analista di Pivotal Research Group (una delle poche società che oggi consiglia di vendere il titolo Facebook), “non si tratta di stabilire se saranno multati, ma a quanto ammonterà la multa e quali ne saranno le conseguenze”. Secondo Michael Pachter di Wedbush Securities (che al contrario consiglia di tenere il titolo) “Anche se Facebook dovesse ricevere una multa da 5 miliardi di dollari reggerebbe il colpo”.

Nel frattempo, come spesso avviene quando si diffondono notizie su gravi violazioni della privacy su Facebook, una piccola percentuale di utenti sta abbandonando i social del gruppo di Zuckerberg: Facebook, Instagram, WhatsApp e i rispettivi servizi di messaggistica istantanea.