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Facebook, online i dati di 267 milioni di utenti: cosa è successo

Arriva un nuovo scandalo Facebook alla fine del 2019: i dati di milioni di utenti potrebbero finire nelle mani degli hacker. I dettagli della vicenda

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facebook privacy Fonte foto: Ink Drop / Shutterstock.com

Facebook ritorna sotto i riflettori a causa di problemi legati alla violazione della privacy. Dopo il grosso scandalo di Cambridge Analytica, avvenuto nel 2018, il famoso social network si è fatto sfuggire un database segreto con milioni di dati degli utenti. La notizia sta circolando nelle ultime ore e ha già fatto preoccupare milioni di iscritti alla piattaforma sociaò

L’indiscrezione è stata segnalata alla piattaforma Comparitech dall’esperto in cybersicurezza Bob Diachenko. Secondo il ricercatore, esiste un archivio che raccoglie informazioni sensibili appartenenti a 267 milioni di utenti iscritti a Facebook. Questo elenco si può scaricare liberamente, e rappresenta una ghiotta fonte anche per i cybercriminali che, in questo modo, possono agire indisturbati per rubare profili social, ma anche account aziendali e addirittura per introdursi nei sistemi e sottrarre numeri di telefono e codici di sicurezza di diverso tipo.

Scandalo Facebook: i dati degli utenti nelle mani degli hacker

Bob Diachenko è stato il primo a lanciare l’allarme: i dati di 267 milioni di utenti Facebook sono online e ognuno può scaricarli in modo indisturbato. Nell’archivio comparirebbe il nome e cognome dell’utente, l’ID e il numero di telefono. Gli stessi operatori di Facebook sono riusciti a scaricare l’elenco da un forum di hacker lanciando ufficialmente l’allarme.

Secondo l’agenzia France Press, che si sta interessando all’accaduto, le informazioni risalirebbero a diversi anni fa, cioè prima che Facebook applicasse le restrizioni per proteggere meglio i dati delle persone iscritte. Queste dichiarazioni permettono ai più di rimanere tranquilli, tuttavia ci sono persone che non hanno mai aggiornato la propria password, e questo metterebbe in pericolo la loro privacy. Il modo migliore per difendersi da eventuali attacchi è quindi quello di cambiare password, e trasformare questa operazione di emergenza in un’azione frequente, da sempre utile per bloccare eventuali attacchi informatici.

Come hanno fatto i criminali ad ottenere i dati di Facebook?

Secondo le analisi operate nelle ultime ore, gli hacker avrebbero sottratto le informazioni da Facebook grazie ad un’azione illegale chiamata web scraping, che consiste nell’estrarre dati utilizzando software ad hoc. Quando il programma riesce a riscontrare una falla all’interno di un canale online riesce a leggere tutte le informazioni contenute negli archivi interni. Un’altra strada per impadronirsi del database potrebbe essere quella di hackerare le API di Facebook.

Facebook e lo scandalo Cambridge Analytica

La notizia arriva in un momento molto delicato per Facebook: dopo lo scandalo Cambridge Analytica la sua credibilità si è macchiata e sarà difficile recuperare. Da allora Mark Zuckerberg e il suo gruppo sta tentando di riacquistare terreno rassicurando gli utenti con nuove funzioni pensate per rafforzare la privacy.

All’inizio di dicembre, la Federal Trade Commission, autorità americana per la tutela della privacy, ha stabilito che Facebook la – ormai defunta – società di consulenza britannica Cambridge Analytica avrebbe utilizzato milioni di dati Facebook, all’insaputa degli utenti. Queste informazioni sono state raccolte attraverso pratiche ingannevoli e utilizzate per targetizzare gli elettori durante le campagne presidenziali di Donald Trump nel 2016.

Facebook ha dovuto pagare una sanzione record di 5 miliardi di dollari per aver gestito male le informazioni sensibili delle persone. Insomma, questo è solo l’ennesimo scandalo che coinvolge il social network e che ci suggerisce di stare sempre attenti a cosa condividiamo con questa piattaforma. Il consiglio è quello di limitare al massimo i dati condivisi e modificare spesso le credenziali, in particolare la password.