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SICUREZZA INFORMATICA

Facebook, per connettersi in sicurezza basterà una chiavetta USB

Il social network lancia il supporto alle chiavette USB che proteggono i dati degli utenti. Sarà sufficiente inserire il dongle nel pc per accedere all'account

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Facebook, per connettersi in sicurezza basterà una chiavetta USB Fonte foto: Shutterstock

Profili violati, informazioni personali rubate, sono numerose le persone che ogni giorno temono di consegnare i propri dati nelle mani degli hacker, soprattutto quando si tratta di accedere ai social network. Per aiutare i propri utenti, Facebook scende in campo con una semplice idea.

Il social network fondato da Mark Zuckerberg infatti implementerà un nuovo sistema di protezione: il supporto alle chiavette USB che proteggono i dati degli utenti. Invece di utilizzare codici e altre forme di verifica, gli iscritti potranno ricorrere a questo piccolo strumento per accedere a propri account. È risaputo infatti, come dimostrano le azioni intraprese anche da altre aziende, che la password a volte non è sufficiente. WhatsApp, ad esempio, per mettere al riparo gli account dei suoi utenti, alcune settimane fa ha introdotto la doppia autenticazione. Le chiavette USB però garantiscono un margine di protezione maggiore.

Le chiavette USB proteggono meglio dal phishing

Dopo aver introdotto dei miglioramenti sul fronte della privacy, Facebook dunque si muove ancora una volta a favore degli utenti, lanciando un nuovo sistema di sicurezza. Il funzionamento di questa sorta di memory stick è abbastanza semplice: basterà infatti inserire la chiavetta USB nel computer e premere sul pulsante presente sul dongle intelligente per accedere direttamente al profilo Facebook. Come già anticipato, rispetto alle doppie autenticazioni, le chiavette USB tutelano più efficacemente i dati personali degli utenti. Al loro interno infatti contengono un sistema di criptaggio che è in grado di proteggere le informazioni. Inserire invece un codice inviato tramite SMS rischia di esporci a qualche tentativo di phishing. Gli hacker infatti sono molto abili a mettere le mani su questi numeri riservati.