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Facebook va smembrata: parola del suo fondatore

Chris Hughes, il co-fondatore di Facebook avverte: per mantenere la libertà occorre smantellare smembrare la società di Zuckerberg. Ecco il perché

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facebook app Fonte foto: slyellow / Shutterstock.com

Chris Hughes, fondatore di Facebook insieme a Mark Zuckerberg, è stato il protagonista di un lungo articolo pubblicato sul New York Times. Nel saggio ha descritto come si augura il futuro del social network. In particolare, come la piattaforma dovrà ridimensionare il suo potere per tutelare gli utenti.

Hughes nella pubblicazione ha accennato a diversi temi scottanti, non ultimo lo scandalo di Cambridge Analytica e le interferenze con le elezioni americane del 2016. Queste hanno permesso di toccare con mano quanto Facebook può influenzare la politica mondiale e la società. L’imprenditore ha inoltre descritto cosa succede ogni volta che Facebook è al centro di uno scandalo: inizialmente c’è l’indignazione generale, poi si passa alla delusione ed infine alla rassegnazione. Tuttavia, il suo pensiero è chiaro: per ridurre ai minimi termini i rischi e tutelare gli utenti c’è solo una mossa da fare, smembrare la grossa società gestita da Zuckerberg.

Chris Hughes e il ritratto di Mark Zuckerberg

Chris Hughes conosce il CEO di Facebook da decenni. Insieme hanno fondato il social network nel lontano 2004 e vissuto alcuni dei primi successi del social network. Nel lungo articolo pubblicato sul New York Times ha parlato lungamente di Mark Zuckerberg, tracciando un profilo interessante.

Innanzitutto, ha iniziato definendo Facebook come un “enorme leviatano che invade il mondo imprenditoriale americano e limita le scelte del consumatore”. Il potere di Mark Zuckerberg in questo contesto è senza precedenti e incontrollato. Hughes ha speso buone parole sul suo vecchio amico, definendolo buono e gentile. Tuttavia, la mania di controllo lo ha portato a trascurare la sicurezza e la libertà delle persone. Infatti, oggi Facebook è in grado di influenzare le scelte del consumatore e arrivare a pilotare il clima politico. Secondo l’autore, Mark si circonda di persone che lo assecondano e non mettono davvero in discussione le sue scelte aziendali. E ciò rischia di avere impatti negativi sulla comunità.

Ed è qui che lancia un invito al Governo americano: monitorare con più attenzione le azioni di Zuckerberg ed in particolare smantellare il monopolio di Facebook.

Scorporare la società di Mark Zuckerberg

Secondo Hughes la soluzione per ridimensionare il potere di Mark Zuckerberg e della sua società è quello di smantellare la società e dividere Facebook, Instagram e WhatsApp in tre diverse aziende quotate in borsa. Nel corso del tempo, Zuckerberg e altri dirigenti dovrebbero cedere le loro quote di mercato, in modo da evitare un potere centralizzato e quindi più pericoloso.

Hughes ha accennato anche all’importanza di migliorare la privacy di tutti i servizi, ricorrendo ad una collaborazione tra il team di Zuckerberg e le autorità. Il primo passo è quello di espandere la crittografia end-to-end a tutte le app, successivamente sarà necessario creare un’agenzia governativa pensata per controllare le società tecnologiche in modo che non acquisiscano un potere incontrollato. Facebook è tra i tanti colossi della Silicon Valley che già seguono il nuovo Regolamento Europeo per la Protezione della Privacy, entrato in vigore a maggio 2018. Ma ciò non basta, servono azioni mirate.

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