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SICUREZZA INFORMATICA

Falla nelle stampanti di rete, a rischio i dati personali degli utenti

Il problema interesserebbe alcune delle più usate stampanti IP e permetterebbe agli hacker di accedere in remoto ai dati sensibili degli utenti

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Falla nelle stampanti di rete, a rischio i dati personali degli utenti Fonte foto: Shutterstock

Spunta ancora una nuova falla che mette in pericolo la sicurezza dei nostri dispositivi tecnologici. Dopo la vulnerabilità scoperta in certi modelli di router prodotti da Netgear, questa volta a finire sotto accusa sono le stampanti connesse in rete.

Secondo infatti le ultime informazioni, il problema interesserebbe alcune delle più popolari stampanti e permetterebbe agli hacker di accedere in remoto a dati sensibili, come documenti e soprattutto password. E non solo. La nuova falla rinvenuta consentirebbe ai cyber criminali di assumere anche il totale controllo dei device da ufficio. La minaccia arriva, dunque, sempre dalla rete e colpisce un oggetto che, nonostante ricopra un ruolo primario in ambito lavorativo, è ancora poco considerato dal punto di vista della sicurezza informatica. A scoprire la vulnerabilità sono stati i ricercatori tedeschi della Univerità Ruhr di Bochum.

L’indagine che ha scoperto la falla

Dal lavoro meticoloso del gruppo universitario teutonico è saltata fuori quindi una nuova falla che mette in pericolo i dati personali di milioni di persone e soprattutto di istituzioni e aziende. I ricercatori hanno scoperto la vulnerabilità in circa 20 diversi modelli di stampanti che integrano, fra le diverse funzioni, quella di connettersi in rete. Secondo i test, i device analizzati sarebbero indifesi nei confronti di una serie di attacchi hacker, tra cui figurano anche i famigerati e pericolosi DDoS (acronimo di Denial of Service), vale a dire quella forma di attacco che manda in tilt il dispositivo colpito. Come visto, la falla inoltre darebbe accesso anche alla memoria delle stampanti, dove sono custoditi migliaia di file sensibili.

Quali dati sono in pericolo

Abbiamo detto che l’indagine ha trovato il difetto nelle stampanti IP prodotte da diverse aziende. Le falle infatti sono state riscontrate in alcuni modelli realizzati da Dell, HP, Brother, Lexmark e altre società. Ma quali potrebbero essere le ripercussioni di queste vulnerabilità? Tante, considerando che nella maggior parte dei casi ci troviamo davanti a stampanti che vengono usate in aziende e istituzioni. Accedendo in remoto, gli hacker possono, nel migliore dei casi, mettere fuori funzione la stampante. Nella peggiore delle ipotesi possono invece rubare informazioni sensibili e riservate. Il tutto utilizzando semplicemente una stampante.

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