
Strawcam, la fotocamera realizzata con 32 mila cannucce
Il dispositivo funziona catturando la luce che entra dalle numerose cannucce e imprimendola su un particolare materiale foto sensibile
A dire il vero, dando un’occhiata a questa nuova invenzione, sembra essere tornati indietro nel tempo. Grande e costruita in maniera artigianale, il dispositivo ideato da Michael Farrell e da Cliff Haynes è una macchina fotografica realizzata con delle semplici cannucce.
Per essere precisi, 32 mila cannucce. Il principio di funzionamento della strana fotocamera è abbastanza semplice: cattura e imprime la luce su un particolare materiale foto sensibile. Nulla, quindi, di così sofisticato e apparentemente hi-tech. La particolarità di questo inusuale oggetto è rappresentata proprio dalle tecnica di “ripresa” adoperata: al posto degli obiettivi, utilizzati nelle classiche fotocamere, la macchina impiega delle normali cannucce. C’è anche un’altra differenza, come sottolinea uno degli ideatori del device: rispetto alle comuni macchine fotografiche stetoscopiche, la luce non entra da un unico foro, ma da migliaia di piccoli buchi.
Immagini realizzate da più punti di vista

Strawcam imprime una speciale pellicola fotografica grazie alla luce che filtra dalle 32mila cannucce
La prima versione di questa eccentrica e davvero originale fotocamera è stata ideata nel 2007 dal fotografo Michael Farrell e perfezionata nel tempo da Cliff Haynes. Come è possibile vedere da alcune foto pubblicate sul sito ufficiale, l’effetto della macchina è davvero sorprendente. Le immagini impresse sul materiale foto sensibile sono infatti realizzate dalla luce entrata attraverso le numerose cannucce. E non, come visto, da un solo foro. La luce infatti penetra all’interno del device da più “punti di vista”.
Diverse versioni

Il funzionamento di Strawcam si basa sugli stessi principi della fotografia analogica e digitale, ma sfrutta mezzi e strumenti differenti
La coppia comunque non è si fermata alla camera dalle 32 mila cannucce, ma ha portato avanti altri progetti. Successivamente infatti gli inventori hanno sviluppato nuove versioni, diverse sia nelle dimensioni e sia nei materiali utilizzati. In uno dei vari prototipi creati, Farrell e Haynes hanno sostituito le cannucce con della plastica ondulata. E, ovviamente, il risultato è cambiato: dall’effetto a nido d’ape si è passati a quello di movimento. Questo progetto dimostra una cosa: a volte per creare qualcosa di originale basta davvero poco.