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SCIENZA

Perché giocare con i bambini fa bene soprattutto agli adulti

I meccanismi del benessere ludico spiegati dagli esperti: come "non" giocare con i più piccoli. Perché giocare con i bambini fa bene soprattutto agli adulti.

Perché giocare con i bambini fa bene soprattutto agli adulti Fonte foto: 123RF

A volte si ha come la sensazione che gli adulti si divertano più dei bambini durante il gioco. Ebbene, stando a quanto dicono studi ed esperti, è esattamente così. “Il gioco costringe noi stessi a domandarci chi siamo quando non ci esibiamo o non guadagniamo”, ha detto Laurel Snyder, autore di libri per bambini decisamente convinto che la parentesi spensierata del gioco faccia bene non solo ai più piccoli, ma anche a genitori, parenti e amici di famiglia.

Alcune raccomandazioni: come “non” giocare con i più piccoli

Innanzitutto alcune raccomandazioni su come “non” giocare con i bambini: non bisogna pressare i piccoli a perfezionare le proprie abilità tramite il gioco e a raggiungere determinati risultati. Non va bene che un genitore si abbandoni a un momento ludico soltanto perché “sente di doverlo fare”. Né va bene dire di sì a richieste dei figli che non sembra il caso di assecondare. Un altro problema è l’effetto-dipendenza: i più piccoli devono essere in grado di giocare anche senza il contributo dei genitori.

Perché giocare con i bambini fa bene

Soddisfatti questi prerequisiti, ecco che si scopre che il gioco è una cosa meravigliosa, in quanto fa bene al corpo e allo spirito dell’adulto. “È l’opposto del benessere mercificato. È ciò che ti aiuta a disconnetterti, a saltare giù dal tapis roulant e può aiutarti a smettere di vergognarti di non essere produttivo”, sostiene Snyder. Insomma giocare metterebbe il cervello in connessione con quello stato mentale antecedente alla convinzione di dover essere sempre essere al massimo della performance per quanto riguarda il miglioramento di se stessi o del proprio lavoro.

I ricercatori inoltre hanno scoperto che il gioco ha un effetto riduttivo sull’ansia: elimina lo stress e migliora il benessere generale. “Per gli adulti, il gioco è assolutamente necessario se si vuol provare una sensazione di ottimismo per il futuro”, ha spiegato Stuart Brown, fondatore e presidente dell’Istituto Nazionale per il Gioco degli Stati Uniti e autore di diverse pubblicazioni sui temi ludici.

Naturalmente, per godere al meglio di tutti i benefici qui elencati, bisogna imparare dai maestri. Professori? Laureati? “Coach” del gioco? Assolutamente no, si tratta in effetti proprio dei bambini. Nonostante la giovanissima età, o forse proprio per questo, i bambini sono gli specialisti ludici numeri uno.

Tra i “giochi sani” sembra tuttavia non esserci il videogioco Fortnite, almeno quando si supera il limite: ecco i casi di alcuni figli che sono stati curati per dipendenza. Non solo Fortnite, la moda del momento tra i giovanissimi è anche TikTok. Qui come i genitori possono esercitare un responsabile controllo sugli account dei figli.

Giuseppe Giordano

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