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SICUREZZA INFORMATICA

Hacker nordcoreani dietro l’attacco WannaCry: la conferma dagli USA

A rivelarlo è Thomas Bossert, consulente del Presidente Trump per la sicurezza nazionale e controterrorismo. Il 2018 potrebbe vedere attacchi peggiori

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Lucchetto su sfondo della bandiera nordcoreana Fonte foto: Shutterstock

Alcuni avevano anche ipotizzato che dietro ci potesse essere la Cina, ma sin dalle primissime analisi era evidente come dietro WannaCry, uno degli attacchi ransomware più potenti e pericolosi registrati nel 2017, si nascondesse la longa manu degli hacker al soldo della Corea del Nord e conosciuti con il nome di Lazarus.

Dopo le varie ipotesi ventilate tra fine maggio e fine giugno, tra le quali anche quella di Google e Symantec, arriva la conferma definitiva sulla paternità di WannaCry. A creare il ransomware, capace di causare danni per svariati miliardi di dollari alle aziende di tutto il mondo, sarebbe stato un gruppo di cybercriminali riconducibile direttamente alla Corea del Nord. Ad affermarlo è Thomas P. Bossert, consulente personale del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la sicurezza nazionale e il controterrorismo che, in un articolo pubblicato dal Wall Street Journal, spiegale ragioni e mostra le prove che hanno condotto il Governo statunitense a puntare il dito contro la Corea del Nord.

Prove schiaccianti

Come si legge nell’intervento di Bossert, gli indizi contro il gruppo di cybercriminali nordcoreani sono molto pesanti. Non si è trattato, dunque, di un’assunzione a cuor leggero: nonostante i rapporti piuttosto tesi tra i due stati, l’intelligence statunitense ha valutato con attenzione tutte le tracce raccolte sul campo, individuando negli hacker di Lazarus gli autori dell’attacco che ha messo KO aziende e organizzazioni governative in tutto il mondo.

Anche altri Stati e altre organizzazioni private, sottolinea il consulente per la difesa nazionale degli Stati Uniti, sono arrivati alla stessa conclusione. Tra questi troviamo, ad esempio, Regno Unito e Microsoft, che già nei mesi passati avevano puntato il loro dito contro gli hacker di Lazarus.

Prepararsi alla cyberguerra

WannaCry, però, potrebbe essere stato solo l’antipasto di uno scenario ben peggiore. Tutti gli analisti del settore prevedono che nel 2018 la situazione della sicurezza informatica sia destinata a peggiorare sotto ogni punto di vista, e Bossert non è da meno. Le minacce peggiori dovrebbero arrivare da malware per smartphone, ransomware e botnet (attacchi DDoS, ma non solo), ma il consulente del Governo statunitense invita a non abbassare la guardia nei confronti della cyberguerra. Nel suo articolo, Bossert parla di possibili attacchi condotti da hacker della Corea del Nord, dell’Iran e della Russia. Necessario, dunque, che organizzazioni governative, aziende e singoli cittadini si preparino al meglio e non si lascino colpire di sorpresa.

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