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SICUREZZA INFORMATICA

Un hacker sostiene di aver violato 150.000 stampanti

Il pirata informatico ha hackerato oltre 150.000 stampanti per dimostrare alle aziende che devono impegnarsi di più per la sicurezza dei loro prodotti

Un hacker sostiene di aver violato 150.000 stampanti Fonte foto: Pixabay

Un hacker, che si fa chiamare Stackoverflowin, si è dato molto da fare lo scorso weekend. Il suo esperimento di hackerare 150mila stampanti è riuscito e dipendenti, ma anche semplici utenti, si sono ritrovati un bel foglio stampato con il consiglio di migliorare la sicurezza dei modelli collegati a Internet.

L’hacker ha preso di mira stampanti di numerosi produttori tra cui, HP, Brother, Epson e Canon, utilizzando un suo script automatico. E come prova ha stampato su un foglio varie frasi come ” stackoverflowin è tornato alla sua gloria”, “la tua stampante fa parte di una botnet” o “metti subito una patch a questa schifezza” tra vari ghirigori il stile ASCII art. Ha anche firmato il “documento” con il suo nickname, la sua mail su protonmail e il suo account di Twitter. Il tutto per “sensibilizzare l’opinione sui pericoli di lasciare stampanti online senza un’adeguata protezione“.

Esperimento riuscito

Le vittime si sono affrettate a diffondere il documento con il “messaggio” (o minaccia?) di questo Stackoverflowin su Twitter e Reddit, hanno interpellato il forum dell’assistenza di HP, così come quello di altri produttori. L’hacker non si è limitato a violare normali stampanti da ufficio collegate a Internet, ma anche quelle che stampano gli scontrini fiscali.

Vulnerabilità ovunque

Stackoverflowin è riuscito nell’impresa scrivendo uno script che prendesse di mira dispositivi dotati di porte IPP (Internet Printing Protocol), porte LPD (Line Printer Daemon) e la porta 9100 lasciata aperta per consentire l’accesso con l’esterno. Sarebbe la prova, insomma, dello studio reso noto la scorsa settimana da un gruppo di ricercatori tedeschi della Ruhr University di Bochum che aveva trovato vulnerabilità nelle stampanti prodotte da 20 grandi marchi.