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Honor conferma: i suoi smartphone avranno Android

Un'indiscrezione mette in dubbio l'utilizzo di Android sui prossimi smartphone di Honor. La società non ci sta e smentisce prontamente

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honor play 5 Fonte foto: Honor

Nelle ultime ore un’indiscrezione ha gettato qualche ombra sul futuro a breve termine di Honor, il brand fondato da Huawei ormai diversi anni fa e che di recente è stato ceduto a malincuore per risollevare le casse segnate dal calo delle vendite e per garantire un futuro alla stessa Honor, che si era tinto all’improvviso di grigio a causa del provvedimento USA che ha pesato come un macigno sul bilancio di Huawei.

Honor è così passata di mano mostrando da subito la determinazione necessaria a proseguire con forza nel mercato in cui si è distinta negli anni, quello degli smartphone. Tuttavia delle indiscrezioni recenti hanno messo in discussione la possibilità per Honor di poter utilizzare il sistema Android  di Google e le app dell’ecosistema, il che avrebbe significato incontrare difficoltà simili a quelle di Huawei. La stessa voce ha quindi messo in dubbio le possibilità di Honor di risalire la china al di fuori della Cina anticipando una possibile e notevole revisione al ribasso delle previsioni di vendita per il 2021. Non si è fatta attendere la replica di Honor che ha voluto subito rassicurare fan, analisti e investitori.

Falso: nessun ostacolo tra Honor e Android

Honor si è limitata a ribadire la sua adesione al GSMA ufficiale da qualche giorno, dal 28 maggio per esattezza. GSMA è un’associazione che riunisce e rappresenta le principali compagnie di telecomunicazioni, i produttori di smartphone e “gadget” elettronici ed i fornitori di componenti ed apparecchiature.

Proprio il 28 maggio Honor aveva commentato l’evento con un comunicato stampa nel quale spiegava di “voler rafforzare le partnership strategiche con gli altri membri del GSMA”, passaggio ribadito nuovamente da Honor nelle scorse ore per smentire le voci secondo cui non avrebbe potuto utilizzare Android e di conseguenza nemmeno i servizi Google.

Del resto lo scenario proposto è coerente con le svariate collaborazioni ristabilite da Honor dopo la sua definitiva indipendenza da Huawei, nel mirino degli USA. Il CEO dell’azienda, Zhao Ming, ha affermato recentemente che a partire da giugno saranno ripristinate le forniture di chip, il che si aggiunge alle partnership recuperate con nomi di spicco nel panorama tecnologico mondiale come AMD, Qualcomm, Samsung, Microsoft, Intel, MediaTek (come dimostra la scheda tecnica del nuovo Honor Play 5).

Ed è coerente pure con le indiscrezioni giunte nelle scorse settimane. Honor 50 Pro, il cui lancio è in programma entro la fine dell’anno, utilizzerà lo Snapdragon 888, il chip più prestante del leader mondiale (americano) Qualcomm, mentre già entro la fine di giugno sarà presentata parte della gamma Honor 50 che arriverà con il chip Qualcomm Snapdragon 778G.

Gli Honor 50 non arriveranno quindi solamente con un’interfaccia utente basata su Android, ma pure con le app ed i servizi Google preinstallati, e saranno i primi prodotti a farlo dopo il terremoto con gli USA.

Honor è un attore importante del mercato della telefonia mobile. Ha attualmente a libro paga ben 8.000 persone dislocate nel mondo che si occupano di ricerca e sviluppo, vendite, marketing, approvvigionamento dei componenti e produzione del prodotto finale.