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Huawei: aziende USA contro il blocco commerciale. Cosa cambia

Le aziende statunitensi sono contro il blocco commerciale voluto da Trump nei confronti di Huawei che non permette di stringere accordi commerciali

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huawei Fonte foto: ThamKC / Shutterstock.com

I giganti dell’elettronica americani scendono in campo per difendere Huawei e chiedere a Donald Trump di rendere meno severo il ban che gli impedisce di avere rapporti commerciali con l’azienda cinese. Intel, Qualcomm e Xilinx starebbero facendo pressione al Dipartimento del Commercio per concludere nuovi contratti con Huawei.

È quanto riporta Reuters, citando diverse fonti anonime delle aziende statunitensi che non possono più vendere i loro prodotti e servizi a Huawei. Sempre secondo l’agenzia di stampa, altre aziende, come ad esempio Broadcom, sarebbero contrarie al ban ma non avrebbero ancora intrapreso azioni ufficiali di lobbying. Google, che è stata costretta a togliere il supporto ufficiale Android ai cellulari di Huawei, ha ammesso di avere un canale diretto di dialogo col Dipartimento del Commercio per gestire la situazione. Queste manovre delle aziende americane potrebbero portare ad un alleggerimento del blocco commerciale, quanto meno relativo alle vendite a Huawei di componenti per smartphone.

Perché il blocco commerciale fa male alle aziende USA

Huawei è un colosso dell’elettronica che produce un po’ di tutto: dagli smartphone e tablet fino ai server, passando dalle attrezzature necessarie a trasmettere dati con il 5G. Proprio il 5G è stato il pretesto di Donald Trump, convinto del fatto che affidare la costruzione della rete dati di nuova generazione ai cinesi sia pericoloso per la sicurezza nazionale. Intel, Qualcomm e Xilint, che vendono chip e servizi a Huawei per miliardi di dollari ogni anno, ritengono che non tutte le attività dell’azienda cinese possano essere reputate pericolose per l’America. La produzione di smartphone e server, ad esempio, si basa su componenti standard realizzate dalle aziende statunitensi. Se Huawei vende smartphone, quindi, ciò non mette a rischio la sicurezza nazionale degli statunitensi. Lo stesso vale anche per altri prodotti, come gli smartwatch.

Huawei non ha contatti con il Governo USA

Huawei ha affermato ufficialmente di non avere alcun canale di comunicazione aperto con il Dipartimento del Commercio a oltre un mese dall’inizio del blocco commerciale. Inoltre, già prima di essere stata inserita nella black list da Donald Trump, Huawei ha tagliato tutte le sue attività ufficiali di lobbying in America: l’anno scorso ha ridotto il personale del suo ufficio a Washington, ritirando persino il vice-presidente degli Affari esterni. Nel frattempo, però, Huawei ha fatto causa al Governo statunitense per i danni che sta subendo a causa del ban e, a febbraio, ha iniziato una campagna sulla stampa USA per difendere la sua immagine.

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