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Huawei ora vende ricondizionati con HarmonyOS

Quella che potrebbe sembrare una mossa disperata è invece un colpo di genio: Huawei oggi vende smartphone di seconda mano in Cina, ma potrebbe essere solo l'inizio.

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huawei p30 pro Fonte foto: Karlis Dambrans / Shutterstock

Un tempo colosso dell’elettronica di consumo, in grado di competere ad armi pari con Samsung ed Apple nel mercato degli smartphone, oggi scavalcata da Xiaomi e “ridotta” a vendere smartphone ricondizionati. Stiamo parlando di Huawei e le virgolette sono d’obbligo, perché in realtà la scelta di vendere Huawei di seconda mano potrebbe rivelarsi un’arma vincente per il futuro dell’azienda, in difficoltà dopo il noto ban americano.

Già oggi Huawei vende smartphone di seconda mano, ma solo in Cina tramite lo shop online Vmall. Tra i modelli disponibili ci sono anche i top di gamma degli anni scorsi, come Huawei P30 e P20, che hanno dato filo da torcere ai concorrenti soprattutto per l’ottimo comparto fotografico e che, ancora oggi, offrono prestazioni paragonabili ad un buon medio gamma 2021 della concorrenza. I prezzi, tra l’altro, sono anche simili a modelli di questo tipo e l’utente ha il vantaggio di portarsi a casa un device dalla potenza media ma dalle ottime fotocamere. Il tutto certificato e garantito da Huawei ma, soprattutto, con il nuovo sistema operativo HarmonyOS al posto di Google Android. Ed è questo il colpo di classe di Huawei.

Smartphone ricondizionati Huawei: come sono

Su Vmall Huawei vende due tipi di smartphone di seconda mano: i primi “nuovi al 90%” e i secondi “nuovi al 99%“. Ci vuole poco a capire la differenza: i primi hanno qualche graffio, i secondi sembrano nuovi veramente.

In entrambi i casi il telefono è riportato ai dati di fabbrica, ha una batteria nuova, il sistema operativo HarmonyOS e una garanzia ufficiale Huawei di un anno. Nel caso dei “nuovi al 99%“, quindi, per l’utente che li compra c’è veramente poca differenza tra un top di gamma Huawei di seconda mano e un nuovo medio della concorrenza.

Tutti con HarmonyOS

Come dicevamo, i ricondizionati Huawei sono in vendita al momento solo in Cina dove Huawei ha già fatto il grande salto, abbandonando il sistema operativo di Google in favore della propria creatura HarmonyOS 2.0.

Questa mossa ha il vantaggio, per Huawei, di spingere sul mercato il proprio sistema operativo: se l’utente non compra uno smartphone concorrente con Android ma un ricondizionato con HarmonyOS, infatti, Huawei comunque ci guadagna perché sempre più utenti passeranno dal suo app store Huawei AppGallery per scaricare le app compatibili col nuovo OS.

Huawei ha scelto di spingere AppGallery tagliando, o azzerando del tutto, le commissioni pagate dagli sviluppatori delle app (che si aggirano intorno al 30% sia su Google Play Store che su Apple App Store). In futuro, però, le commissioni torneranno e questo ci fa capire quanto è lungimirante e azzeccata la scelta di Huawei di vendere smartphone ricondizionati con HarmonyOS. Non è da escludere, quindi, che Huawei pensi già a vendere smartphone ricondizionati anche al di fuori della Cina.