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Whatsapp vs Telegram: chi è il migliore?

È meglio Telegram o WhatsApp? Ecco una guida per capire quale delle due applicazioni di messaggistica istantanea installare sul proprio dispositivo

Icone di WhatsApp e Telegram Fonte foto: Shutterstock

Iron Man contro Captain America, pizza o lasagne ma soprattutto è meglio WhatsApp o Telegram? Sono questi i grandi quesiti che angosciano la nostra società. Mettendo da parte l’ironia, la lotta tra le due app di messaggistica istantanea è più accesa di quello che i numeri potrebbero far pensare.

A prima vista WhatsApp e Telegram sono due applicazioni molto simili. Entrambe servono per mandare dei messaggi, dei documenti o delle foto e video a dei contatti o a un gruppo di contatti. Entrambe le app per la messaggistica sono davvero semplici da utilizzare ed entrambe fanno dell’intuitività uno dei propri punti di forza. Entrambe sono gratuite ed entrambe girano sia su sistemi operativi iOS che Android e hanno anche una versione desktop. Ci sono però alcuni aspetti e funzionalità che distinguono profondamente le due piattaforme di messaggistica e permettono di far pendere il piatto della bilancia dall’una o dall’altra parte a seconda delle necessità dell’utente.

Perché WhatsApp è migliore di Telegram

WhatsApp è l’applicazione di messaggistica istantanea più diffusa al mondo. Questo significa che verosimilmente su WhatsApp troveremo chiunque, dal nostro collega di lavoro a un nostro parente fino a quell’amico che non vediamo da un sacco di tempo. Ovviamente, oltre alla grande diffusione c’è di più. WhatsApp, ad esempio, permette di sapere se un messaggio è stato ricevuto e letto (la famosa doppia spunta blu), mentre Telegram notificherà solamente invio e ricezione del messaggio. Con WhatsApp, inoltre, possiamo fare anche videochiamate (singole e di gruppo), mentre su Telegram, al momento, sono disponibili solo le chiamate vocali.

Perché Telegram è migliore di WhatsApp

Arrivata sul “mercato” qualche tempo dopo rispetto a WhatsApp, Telegram ha provato a differenziarsi dai rivali affermandosi come l’app di messaggistica più sicura e più attenta alla privacy degli utenti. Un obiettivo non pienamente conseguito, però. Mentre Telegram offre funzionalità avanzate per proteggere le chat con i propri contatti (sblocco con impronta o PIN per ogni singola chat, possibilità di creare chat nascoste e a tempo con messaggi che si autodistruggono), l’app dello sviluppatore russo Pavel Durov pecca sul fronte della sicurezza, non avendo ancora integrato un protocollo di crittografia end-to-end.

Oltre alla privacy, Telegram ha investito su altre due funzionalità che le permettessero di guadagnare un vantaggio competitivo su WhatsApp. Ci riferiamo ai gruppi (che possono arrivare a “contenere” fino a 75mila utenti contemporaneamente) e i chatbot, utilizzati ormai per gli scopi più vari (controllare gli orari di apertura di un locale o un museo, imparare una lingua, risolvere problemi matematici e così via).