Libero
SICUREZZA INFORMATICA

Il dark web si riduce dell'85% dopo l'attacco di Anonymous

L'hosting attaccato dagli hacker ospitava circa un quinto del traffico internet del dark web: si è passati da un totale di 30.000 siti internet ad appena 4400

Il dark web si riduce dell'85% dopo l'attacco di Anonymous Fonte foto: Shutterstock

Il dark web starebbe indietreggiando. Secondo i dati resi noti da uno studio, le attività e i servizi del mondo sommerso sarebbero diminuiti dell’85%. A causare questo inaspettato declino sarebbe stato lo smantellamento di Freedom Hosting II, uno dei principali hosting service del dark web.

Il servizio di rete del dark web ospitava, stando ad alcuni dati, una grossa fetta del traffico internet del mondo sommerso. Mondo sommerso sul quale circola materiale illegale di qualsiasi genere. Ma cosa è il dark web? Principalmente è una sorta di mercato “alternativo” sul quale viene messo in vendita di tutto: armi, droghe e perfino i dati degli utenti trafugati dagli hacker. Per fare un esempio, è stato scoperto da poco un traffico di password, username e indirizzi email di account Gmail e Yahoo!. Un altro studio, oltre a confermare questa sistema di compravendita illegale, ha anche fatto luce sul costo medio delle credenziali rubate: servono appena 21 dollari.

Da 30.000 a 4.000 siti web

Il dark web si sta comunque restringendo. E la ragione sarebbe, come visto, la chiusura del Freedom Hosting II, iniziata quando il gruppo di hacker Anonymous aveva compromesso l’hosting, svelando, tra i vari contenuti, anche del materiale pedo pornografico. Come conseguenza, il dark web si sarebbe rimpicciolito in maniera significativa. Secondo, infatti, i dati del report pubblicato da OnionScan, si è passati da un totale di 30.000 web service ad appena 4,400 siti internet. Sulla piattaforma di hosting hackerata transitava, infatti, circa un quinto del traffico del dark web.

Sempre facendo affidamento all’indagine di OnionScan, i numeri dicono che sono rimasti solo 4,400 siti HTTP, 250 HTTPS, 100 protocolli email SMTP e una decina di FTP, protocolli che servono per il trasferimento di file. Un bel “dimagrimento” rispetto a qualche tempo fa, che si spera porti alla chiusura totale del dark web.

Come difendersi dagli attacchi hacker

Cliccando sui link che seguono, invece, potrete scoprire  suggerimenti, alcuni più tecnici altri più alla portata di tutti, riguardanti la sicurezza informatica e scoprire le tipologie di attacchi più comuni: dagli attacchi DDoS al phishing, passando per le botnet.