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Il primo produttore al mondo di chip per telefoni non è Qualcomm

La "fotografia" di Counterpoint sul mercato mondiale dei chip per smartphone non incorona Qualcomm, seconda, e mostra l'involuzione netta di Samsung

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chip per smartphone Fonte foto: MZinchenko / Shutterstock

Quando si parla di smartphone oggi uno dei primi dati tecnici che viene citato è senza dubbio il processore (SoC: System on Chip) e uno dei nomi che si sente più spesso pronunciare è quello di Qualcomm, colosso americano che disegna i chip e se li fa poi produrre dalla taiwanese TSMC o dalla coreana Samsung, altro grande nome nell’industria dei chip per smartphone e tablet.

Ma non è Qualcomm e non è neanche Samsung, oggi, a dominare questo mercato: lo scettro di maggior produttore al mondo di chip per i device che ci mettiamo ogni giorno in tasca è decisamente un altro: il produttore in questione, dati alla mano, è oggi MediaTek. Samsung con i chip Exynos e Qualcomm con i suoi Snapdragon negli ultimi anni sono state le due aziende più note, ma silenziosamente MediaTek lavorava per erodere quote di mercato. Da circa un anno MediaTek è tornata anche sotto i riflettori con il nuovo progetto Dimensity, che da subito ha messo in luce un livello di competitività importante nei confronti dei prodotti sia di Qualcomm che di Samsung. Le quote di mercato crescenti sia nel mercato occidentale che in quello asiatico (Cina e India, soprattutto) hanno portato MediaTek nel terzo trimestre dello scorso anno a scalzare Qualcomm dalla vetta dei produttori mondiali per vendite di chip, posizione che MediaTek ha mantenuto per il quarto trimestre consecutivo.

MediaTek domina i produttori di chip per vendite

La performance recente di MediaTek, insomma, non può che far rumore, e l’esistenza di prodotti ambiziosi come il Dimensity 2000 di cui si è parlato di recente non fanno che far crescere il timore in Qualcomm e Samsung che presto l’ascesa di MediaTek possa andare fuori controllo.

A certificare la performance del produttore di Taiwan sono gli analisti di Counterpoint Research, i quali hanno pubblicato la quota di mercato ottenuta dall’azienda nel secondo trimestre dell’anno, ossia nel periodo che va da aprile a giugno 2021: è del 38%, il che significa vetta.

Gli analisti hanno approfondito il report rilevando come il chip Dimensity 700, sul panorama del mercato mondiale, domini nel segmento dei chip 5G, mentre gli Helio P35 e G80 facciano la voce più grossa di tutte in quella che ormai assomiglia più ad una nicchia, ossia degli smartphone 4G.

È comunque il 2021 ad essere partito alla grande per MediaTek, la cui crescita è stata costante dal primo trimestre nonostante la leadership conquistata sul finire dello scorso anno fino ad ora, in cui si è confermata l’azienda numero uno al mondo nella produzione di chip.

Il punto sugli altri produttori

Qualcomm è seconda con una quota di mercato nel settore dei chip per smartphone che gli analisti hanno quantificato nel 32%. Nell’ultimo trimestre la quota è aumentata rispetto al precedente, probabilmente agevolata dalla pressoché totale sparizione di HiSilicon – produttore di semiconduttori controllato da Huawei che, di fatto, non può quasi più operare – e dal calo di Samsung e di Apple.

Apple che ha una quota del 15%, in crescita del 2% rispetto all’anno precedente ma inferiore del 2% se messa a confronto con il primo trimestre 2021. Apple, lo ricordiamo, non fornire chip a terzi: quelli che produce finiscono solamente su iPhone (e iPad e da qualche tempo anche Mac, ma quella di Counterpoint è un’analisi limitata agli smartphone).

Costante il calo di Samsung, quasi clamoroso se si considera che in poco più di un anno ha visto la sua quota di mercato dimezzata: dal 14% del primo trimestre 2020 al 7% di quello appena concluso. Samsung aveva annunciato pesanti investimenti per affermarsi entro il 2030 come il primo produttore al mondo di semiconduttori: i numeri dicono altro, servirebbe una svolta.