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Il Wi-Fi del futuro sarà in grado di riconoscere persone

Il Wi-Fi 7 potrebbe essere in grado di rilevare la presenza di una persona in una stanza senza usare i sensori. Ecco come

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wifi Fonte foto: Shutterstock

Mentre ancora gli utenti aspettano la diffusione dei dispositivi Wi-Fi 6, la Wi-Fi Alliance sta già lavorando allo standard IEEE 802.11be, che avrà il nome commerciale di Wi-Fi 7 e che porterà moltissime novità nelle nostre connessioni di tutti i giorni. Tra queste novità ci potrebbe essere anche la possibilità, per il router, di capire se in una stanza ci sono delle persone e se si stanno muovendo.

Lo ha confermato Paul Nikolich, capo del comitato tecnico che sta lavorando all’IEEE 802.11be, in un’intervista a The Verge: “Vogliamo rilevare il movimento delle persone quando si spostano da una stanza all’altra senza avere alcun sensore. La tecnologia è anche abbastanza sensibile da rilevare la frequenza respiratoria, poiché durante la respirazione si modificano le caratteristiche delle radiofrequnze e le caratteristiche del canale radio“. Lo standard definitivo del Wi-Fi 7, però, è atteso per il 2024 e quindi ci sarà ancora da attendere almeno un paio di anni prima di poter vedere applicazioni del genere nelle nostre case.

Come farà il Wi-Fi a riconoscere le persone

Per un sistema Wi-Fi una persona non è altro che un ostacolo e un’interferenza. In modo simile ad un muro o ad un mobile, una persona ostacola il passaggio delle onde radio e, se si muove, ne fa rimbalzare una intorno a sé. I moderni router sono dotati di antenne multiple e riescono già a individuare un device connesso, come uno smartphone e a modificare il segnale orientandolo per inviare più potenza verso di esso. Raffinando questo metodo è possibile tracciare in una stanza la posizione di una persona e, se serve, modificare la potenza di trasmissione di una o più antenne di conseguenza.

A cosa serve tracciare le persone con il Wi-Fi

Tracciare la presenza di una o più persone all’interno di una stanza, di una casa o di un ufficio tramite il Wi-Fi può avere mille conseguenze, più o meno utili per l’utente. Naturalmente ci sono i lati negativi: all’interno di un edificio possiamo essere tracciati. Ma ci sono anche i lati positivi: la connessione viene ottimizzata costantemente in base al numero e alla posizione delle persone presenti. Poi, c’è un caso che lo stesso Nikolich ritiene realistico: “Ho una madre di 93 anni e se metto un punto di accesso Wi-Fi con queste capacità nella sua casa, sono in grado di dire se si sta comportando normalmente o se è caduta“.

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