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Iliad, entro fine anno attive 3.500 antenne

Iliad è al lavoro per attivare entro la fine dell'anno 3500 antenne per migliorare la qualità del segnale. Ecco cosa cambierà per i clienti

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SIM Iliad su smartphone Fonte foto: redazione

Obiettivo numero uno: diventare indipendenti e attivare entro la fine dell’anno delle nuove antenne per offrire agli utenti un servizio migliore. Dopo un anno di crescita continua sotto il profilo degli abbonati, Iliad è pronta a fare il definitivo salto di qualità lanciando la propria rete in tutta Italia. Finora il quarto operatore italiano si è appoggiato sulla rete Wind Tre, ma la qualità del segnale ne ha risentito: alcune ricerche indipendenti hanno decretato la rete Iliad la più lenta tra quelle presenti in Italia.

Con la nuova rete indipendente le cose dovrebbero cambiare: la qualità del segnale dovrebbe migliorare, mentre gli interventi dei tecnici in caso di problemi sarebbero più veloci. Finora Iliad ha attivato circa 500 antenne in Italia e l’obiettivo è arrivare a 3500 siti entro la fine dell’anno. Un traguardo difficile da raggiungere, soprattutto a causa delle lungaggini burocratiche che in alcuni casi bloccano l’installazione delle nuove antenne. A dirlo è il l’amministratore delegato di Iliad Benedetto Levi che ha partecipato alla Commissione Lavori pubblici del Senato per discutere di vari temi tra cui il DDL trasparenza tariffaria che vuole imporre nuovi limiti agli operatori telefonici per il tema rimodulazioni.

Iliad, al via la nuova rete

I primi impianti di proprietà di Iliad sono stati attivati a maggio e in circa due mesi l’operatore telefonico è arrivato a 400 antenne dislocate nelle principali città italiane. Nei prossimi mesi e anni i siti verranno attivati in tutta Italia fino ad assicurare una copertura completa e una migliore qualità del segnale. E anche, una velocità in upload e download maggiore.

Iliad è impegnata anche sul fronte 5G. Ha partecipato all’asta del Ministero dello Sviluppo Economico per l’acquisto delle frequenze e sta lavorando per attivare le prime antenne nei prossimi mesi. Difficilmente, però, vedremo una rete 5G Iliad prima del 2020-2021.

Benedetto Levi, AD di Iliad in Italia, ha parlato alla Commissione Lavori pubblici del Senato delle difficoltà riscontrate dall’azienda nel riuscire a ottenere tutti i permessi per attivare nel minor tempo possibile le antenne proprietarie. “Ci scontriamo come operatore su due cose: i limiti delle emissioni elettromagnetiche che sono di un livello estremamente inferiore rispetto a tutti gli altri paesi europei e la disomogeneità dei regolamenti urbanistici in Italia. A seconda del Comune e della Regione ci troviamo ad affrontare procedure estremamente diverse che vanno a rallentare lo sviluppo della nostra infrastruttura”.

Rimodulazione offerte, la nuova proposta di legge

L’incontro al Senato è stata anche l’occasione per parlare del Disegno di Legge trasparenza tariffaria in discussione nella Commissione lavori pubblici che vieta agli operatori telefonici di non riformulare le offerte per i primi sei mesi dalla stipula del contratto. Una condizione che Iliad già rispetta: la trasparenza tariffaria è uno dei cavalli di battaglia dell’operatore telefonico.