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Immuni, si parte il 5 giugno: sperimentazione in tre regioni

Dal 5 giugno parte la sperimentazione di Immuni in Abruzzo, Liguria e Puglia. Dal 12 giugno sarà disponibile in tutta Italia

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immuni app Fonte foto: Bending Spoons

Ora abbiamo anche il giorno in cui Immuni, l’app scelta dal Governo per monitorare la diffusione dei contagi, verrà rilasciata ufficialmente: il 5 giugno. Inizialmente, però, l’app sarà disponibile solo in tre Regioni: Abruzzo, Liguria e Puglia. I cittadini di queste Regioni sperimenteranno l’utilizzo dell’app, testeranno tutte le funzionalità e invieranno eventuali feedback nel caso in cui qualcosa non dovesse funzionare. Poi dal 12 giugno l’app sarà disponibile in tutta Italia.

La storia dell’app Immuni è stata piuttosto travagliata: dopo essere stata scelta dal Commissario Arcuri come sistema per il contact tracing, sarebbe dovuta essere rilasciata sull’App Store e sul Google Play Store a inizio maggio, in contemporanea con l’inizio della Fase 2. Ma così non è stato e i motivi sono diversi: dubbi sul trattamento dei dati degli utenti, problemi con le norme sulla privacy, pareri discordanti da parte degli esperti e soprattutto il rilascio di API per il contact tracing da parte di Apple e Google che hanno obbligato Bending Spoons, la software house milanese che ha vinto la call voluta dal Ministero dell’innovazione tecnologia e della digitalizzazione, a rivedere i propri piani.

Ora, però, sembra che tutto sia pronto per il rilascio ufficiale di Immuni, come dimostra la presenza di parte del codice sorgente dell’app su Github, piattaforma utilizzata dagli sviluppatori per condividere il codice dei software.

Cosa manca per rilasciare Immuni

Immuni è tecnicamente pronta ed è già in grado di funzionare sugli smartphone, ma mancano ancora alcuni dettagli affinché l’app possa essere rilasciata ufficialmente. Come scritto dal quotidiano La Repubblica, il regolamento europeo sulla privacy impone che il Garante autorizzi la DPIA (Data Protection Impact Assessement), un documento che deve essere prodotto dal Ministero della Sanità. Documenti che i tecnici del Dicastero stanno ultimando e che dovrebbero inviare nei prossimi giorni al Garante della Privacy. Se i documenti otterranno il via libera, l’applicazione potrà essere rilasciata ufficialmente.

Come funziona Immuni

Non ci sono segreti su come funzionerà Immuni. L’app si baserà sul concetto di contact tracing, ossia il monitoraggio dei contatti tra le persone. Il monitoraggio avviene tramite un dispositivo (lo smartphone) e una componente presente su questo dispositivo (il Bluetooth Low Energy). Affinché il contact tracing funzioni  è necessario che l’utente attivi sul proprio smartphone l’applicazione e il Bluetooth.

Cosa fa di preciso Immuni? L’app permette agli smartphone di due persone che entrano in contatto di scambiarsi dei codici identificativi anonimi. Questi codici vengono salvati sullo smartphone e su un server centrale gestito da Sogei. Nel caso in cui una persona risulti contagiata dal virus, la positività viene segnalata sull’app e tutte le persone con cui è entrata in contatto vengono raggiunte da una “notifica di esposizione”. Da qui parte la quarantena per 14 giorni con tutte le precauzioni del caso.

Come si scarica Immuni

L’app di Immuni potrà essere scaricata gratuitamente dal Google Play Store e dall’App Store. Per il momento non è chiaro come i cittadini di Abruzzo, Liguria e Puglia potranno scaricare l’app il 5 giugno.