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IPhone 8, uscita rimandata. Fornitori in ritardo

Ming-Chi Kuo, noto analista, torna a parlare di “gravi difficoltà di rifornimento” che potrebbero far slittare l'arrivo dei nuovi iPhone 8 sul mercato

Ming-Chi Kuo di KGI Securities è, di solito, una fonte attendibile. L’analista sostiene che la produzione di massa del prossimo iPhone potrebbe iniziare solo a ottobre, se non addirittura a novembre, in ritardo rispetto alla tradizionale “finestra temporale” di agosto e settembre.

Un’eventualità che, se si rivelasse corretta, significherebbe che almeno fino alla fine anno dell’anno, o poco prima, gli iPhone 8 – o come Apple deciderà di chiamarli – sarebbero disponibili in quantità limitate, di sicuro non sufficienti a coprire la domanda. Tutta colpa delle nuove tecnologie che, sempre secondo indiscrezioni, dovrebbero celebrare il decimo anniversario del melafonino. Ci riferiamo, nello specifico, al cambio di display dal tradizionale LCD a un OLED edge-to-edge, al sistema di ricarica wireless, al processore A11 a 10 nanometri, alla fotocamera 3D sensing.

Apple ce la farà a rispettare i tempi?

Ming-Chi Kuo aveva previsto che le spedizioni dei nuovi iPhone arrivassero fino a 110 milioni nella seconda metà del 2017, ma ora – ultime informazioni alla mano – ha rivisto le sue stime al ribasso dal 15 al 25 per cento: se ne aspetta ora 80, o al massimo 90 milioni di unità. I ritardi, se mai dovessero verificarsi, riguarderebbero solo gli iPhone dell’anniversario. Apple, sempre secondo i rumors che circolano ormai da tempo, lancerà altri due nuovi iPhone entro l’anno – “iPhone 7s” e “iPhone 7s Plus” – che saranno caratterizzati in gran parte dallo stesso design della serie iPhone 7. Se l’iPhone 8, si presuppone, sarà dotato di uno schermo OLED da 5,2 pollici, la serie “iPhone 7s” continuerà a proporre gli stessi pannelli LCD da 4,7 pollici e da 5,5 pollici dei modelli precedenti. Il dubbio è se interesseranno ancora agli utenti di fascia alta.