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SCIENZA

In Islanda la più lunga eruzione vulcanica degli ultimi 50 anni

L'eruzione che dura da sei mesi e non sembra voler finire: gli occhi della comunità scientifica sull'eruzione del Fagradalsfjall, la più lunga degli ultimi 50 anni in Islanda.

L'eruzione vulcanica più lunga degli ultimi 50 anni Fonte foto: iStock

Quando la piccola formazione montuosa Fagradalsfjall – a circa 40 chilometri da Reykjavík – è tornata in attività dopo migliaia di anni gli analisti erano concordi: “potrebbe durare ancora qualche giorno, forse addirittura qualche settimana”, dicevano gli esperti.

Da quella sera di Marzo, però, Fagradalsfjall non ha mai interrotto la potente eruzione vulcanica: sono passati sei mesi, e siamo di fronte all’eruzione più lunga registrata in Islanda negli ultimi cinquant’anni.

Fagradalsfjall: una fessura nella Terra

Fagradalsfjall è una formazione montuosa, alta appena 385 metri, localizzata all’interno della grande area geotermale di Krýsuvík, nel sud dell’Islanda. Non si tratta del tipico vulcano “a forma di montagna”, ma di un fenomeno tipico di quell’area islandese che ricade nel mezzo della dorsale medio-atlantica, la più lunga catena montuosa della Terra.

Sull’altipiano si è aperta una nuova fessura, in prossimità del monte Fagradalsfjall, da cui sono fuoriusciti 143 milioni di metri cubi di lava, da Marzo ad oggi. E non se ne vede la fine.

Secondo l’ufficio di meteorologia islandese, la fessura che si è aperta nella terra avrebbe una profondità di circa 500 metri: sarebbe quindi piuttosto piccola, almeno in termini geologici.

La natura piuttosto curiosa dell’eruzione del Fagradalsfjall è data anche dal lunghissimo periodo di quiescenza del vulcano, che pare essersi svegliato l’ultima volta nel 1240 circa, e dal fatto che – in questa particolare zona – non si avevano eruzioni vulcaniche da ben 800 anni.

Il fenomeno ha attirato già oltre 300.000 visitatori, divenendo quella che l’ufficio turistico islandese definisce “un’attrazione turistica” di primaria importanza. Il “campo di lava” che si è formato nel corso di questi sei mesi ha già un nomignolo: “Fagradalshraun”, che significa più o meno “bellissima valle di lava”.

Non se ne vede ancora la fine

Gli scienziati stanno cercando di analizzare l’attività vulcanica del Fagradalsfjall, che presenta delle caratteristiche molto diverse dalle eruzioni cui sono abituati i geologi islandesi, pur avvezzi ad un’attività vulcanica di importante intensità.

La quantità di lava emessa dal vulcano è relativamente poca, per un tempo di eruzione così protratto, “neanche un decimo della lava eruttata dall’Holuhraun” nella grande eruzione del 2014, come spiega Halldor Geirsson, geofisico all’Istituto di Scienze Naturali dell’Università dell’Islanda.

Si tratta di un’eruzione “speciale nel senso che ha mantenuto un flusso di fuoriuscita relativamente costante, per cui sta andando piuttosto forte”, anche se mostra un comportamento molto diverso da quello che si aspettavano i vulcanologi islandesi.

“Il comportamento tipico dei vulcani islandesi è che iniziano con una grande attività ed eruttano lava, per poi diminuire il flusso di fuoriuscita nel tempo fino ad interromperlo gradualmente”, spiega Geirsson.

Il caso del Fagradalsfjall sembra piuttosto atipico, e non accenna a diminuire. Nel primo mese di eruzione, si sono aperte ben 10 fessure nella terra, creando 7 piccoli crateri, di cui ne rimangono attualmente visibili soltanto due.

Ad oggi, resta attivo un solo cratere ma il fiume di magma non accenna ad interrompersi: “sembrerebbe esserci ancora abbastanza magma, qualunque sia il serbatoio da cui attinge l’eruzione” afferma Geirsson. E conclude: “potrebbe andare avanti ancora per molto tempo”.

Abbattere il record della più lunga eruzione vulcanica di sempre in Islanda non sarà però semplice: sull’Isola di Surtsey, negli anni Sessanta, si registrò un’eruzione vulcanica lunga quasi quattro anni.

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