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Joe Biden presidente USA: cosa cambia per Huawei e TikTok

Ora che Joe Biden è stato eletto come presidente degli Stati Uniti dovrà affrontare la questione del bando di Trump su Huawei e TikTok: cosa potrebbe cambiare

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joe biden Fonte foto: lev radin / Shutterstock.com

Joe Biden è stato eletto il 46° presidente degli Stati Uniti e da gennaio 2021 entrerà ufficialmente in carica al posto di Donald Trump. Il nuovo presidente 77enne si troverà ad affrontare alcune questioni rimaste aperte dalla precedente amministrazione, tra cui il ban di Huawei, TikTok e altre aziende finite nella black list.

Anche per Biden la sicurezza dei cittadini americani è al primo posto, ma il nuovo inquilino della Casa Bianca potrebbe avere una visione meno restrittiva rispetto al presidente uscente Trump, che ha fatto della sua lotta alle aziende cinesi una parte importante del programma. C’è chi si chiede ora se Huawei, fortemente penalizzata nel reperimento delle componenti per realizzare i suoi smartphone, troverà una maggiore apertura in Biden. Inoltre, con il bando di TikTok che diventerà ufficiale dal 12 novembre, qualcuno potrebbe aspettarsi una futura riabilitazione del social network dell’azienda cinese ByteDance.

Bando di TikTok: la linea di Biden

Durante la campagna elettorale che ha portato il candidato democratico Biden a vincere le elezioni contro Trump non si è parlato in maniera ufficiale di una riabilitazione di TikTok, che dal 12 novembre sarà soggetto alle limitazioni dovute al bando del tycoon.

La posizione di Biden potrebbe quindi essere più morbida nei confronti di ByteDance, con l’apertura di un tavolo di trattative, ma bisogna ricordare che il neo presidente durante la sua campagna elettorale aveva proibito ai membri del suo staff di utilizzare TikTok per questioni di sicurezza.

Huawei sarà riabilitata?

Anche la posizione dell’azienda cinese Huawei resta sospesa con l’elezione di Biden alla Casa Bianca. La società entrata nel mirino di Trump e finita nella black list del commercio di Washington negli ultimi anni ha dovuto rinunciare al sistema operativo Android, sviluppando il suo HarmonyOS, e ha avuto difficoltà nel reperire componenti e processori per il divieto di affari con le società statunitensi.

Biden non si è esposto ancora sulla questione, ma intanto Huawei continua a pagare il prezzo del ban. L’azienda cinese ha venduto il brand low cost Honor a un consorzio formato da Digital China e il governo della città di Shenzen per 15,2 miliardi di dollari, segno forse che non Huawei non crede che la situazione potrà rapidamente migliorare con Biden presidente.

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