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La pillola che si espande nello stomaco e rilascia farmaci a lunga durata

È un'idea rivoluzionaria per i pazienti sottoposti a lunghe terapie legate all'assunzione di farmaci a orari e scadenze giornaliere predefinite

La pillola che si espande nello stomaco e rilascia farmaci a lunga durata Fonte foto: Web

La pillola rivoluzionaria nasce dalla collaborazione tra un team di scienziati del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston e dall’azienda sanitaria Lyndra e ha come obiettivo semplificare l’assunzione dei farmaci da parte di pazienti sottoposti a lunghe ed estenuanti terapie e, quindi, di migliorarne l’efficacia.

La mancata assunzione regolare dei farmaci previsti in alcune terapie come, per esempio, l’HIV, le malattie neurodegenerative, la malaria o l’epilessia, è un problema più grave di quello che si possa immaginare. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) afferma che solo il 50% delle persone nei paesi sviluppati e il 30% in quelli in via di sviluppo assume – nelle modalità e nei tempi giusti – i farmaci a lunga durata prescritti dai medici. Da qui nasce l’idea di una pillola in grado di rilasciare gradualmente – per giorni o addirittura per intere settimane – le sostante medicinali senza alcuna controindicazione per il paziente.

La ingoi e te la dimentichi per giorni

La pillola che si espande nello stomacoFonte foto: Web

La pillola che si espande nello stomaco

L’idea è semplice quanto geniale. A prima vista sempre una normale pillola: viene ingerita come tutte le altre senza alcuna difficoltà. Una volta raggiunto lo stomaco, però, si espande assumendo la forma di una stella a sei punte che si “attacca” letteralmente alle pareti dello stomaco iniziando, gradualmente, a rilasciare farmaci per giorni e settimane. Tutto senza interferire col passaggio del cibo o causare perforazioni o danni alla mucosa. La pillola è in grado di sopravvivere fino a un massimo di dieci giorni nell’ambiente acido dello stomaco, per poi iniziare a degradarsi e frantumarsi. A questo punto viene eliminata dallo stomaco ed evacuata attraverso il normale transito intestinale. Lo studio, recentemente pubblicato sulle pagine di Science Translational Medicine, ha mostrato ottimi risultati della pillola nei test effettuati sui maiali che, di solito, sono il passo che precede la sperimentazione sugli esseri umani.