Le password del futuro saranno nascoste nelle labbra
Un gruppo di ricercatori ha sviluppato una nuova forma di sicurezza biometrica delle password in grado di analizzare i movimenti unici delle labbra di un utente

I ricercatori della Hong Kong Baptist University (HKBU) – alla luce delle innumerevoli gravi violazioni nell’ambito della sicurezza degli ultimi anni – hanno lavorato molto per trovare dei validi sistemi per aggiungere nuovi livelli biometrici alle normali password.
E la scelta è ricaduta su una nuova forma di rilevazione che si affida al movimento delle labbra per aumentare la sicurezza dei sistemi di autenticazione delle parole chiave. La sicurezza biometrica ha percorso una lunga strada dai tempi in cui si usavano unicamente le semplici impronte digitali o la scansione della retina. Adesso le sperimentazioni stanno cercando sistemi più sicuri che vanno da password basate sul battito cardiaco dell’utente a quelle più complesse che derivano dall’attività cerebrale di un individuo, comunemente nota come “stampa del cervello”.
Come funziona l’autenticazione della password attraverso le labbra
Quest’ultima innovazione sfrutta le caratteristiche del movimento delle labbra di una persona per creare un doppio sistema di livello di autenticazione delle password. La tecnologia, originariamente brevettata nel 2015, è in grado di riconoscere le caratteristiche uniche della forma del labbro di un utente, la sua struttura e il suo movimento. L’idea è che combinando una password univoca con gli specifici movimenti delle labbra di un utente per pronunciarla offra un livello di sicurezza difficile da imitare per potenziali impostori. «La stessa password pronunciata da due persone è diversa» spiega il professor Cheung Yiu-ming a capo della ricerca HKBU «e un sistema di apprendimento è di loro in grado di distinguerle».
Password al bacio
Questo metodo è ritenuto più affidabile dei tradizionali sistemi di protezione basati sul riconoscimento vocale poiché possono essere utilizzati in ambienti pubblici rumorosi, quindi con un logico margine di errore. Il sistema di password che sfrutta le labbra, tra l’altro, può anche essere integrato con i processi biometrici esistenti – come il riconoscimento facciale – per aumentare l’efficacia di questi protocolli di sicurezza. I ricercatori di Hong Kong hanno in programma di applicare inizialmente la tecnologia nei processi di transazione finanziaria quali il bancomat, ma anche per migliorare i sistemi di sicurezza che controllano l’ingresso ai locali di edifici pubblici.
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