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L'Internet Archive salverà Google+

Google Plus continuerà a vivere su Internet Archive: sarà possibile vedere i commenti e le immagini pubblicate dagli utenti

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icona google plus Fonte foto: rvlsoft / Shutterstock.com

Mancano veramente pochi giorni alla fine definitiva dell’ultimo di una lunga serie di esperimenti falliti di Google: il 2 aprile chiuderà per sempre i battenti Google +, il social network di Mountain View che, grazie a un poco intuitivo sistema di “cerchie”, voleva far concorrenza a Facebook puntando sulla privacy ma che, ironia della sorte, anche a causa di problemi di privacy verrà chiuso anche prima del previsto.

Nel giro di un paio di settimane, quindi, spariranno da Internet milioni di post pubblicati dagli utenti G+ nel corso della breve vita (giugno 2011-aprile 2019) di questo social che andrà, meritatamente o no, nel dimenticatoio. Ma non tutto è perduto, come dice il detto: alcuni post pubblici verranno salvati nell’Internet Archive, il grande archivio del Web che tiene traccia dei contenuti pubblicati nel tempo da utenti e aziende. A salvare i post pubblici degli utenti di Google + sarà l’”Archive Team”, cioè un “collettivo scollegato di archivisti disonesti, programmatori, scrittori e millantatori che si dedicano a salvare il nostro patrimonio digitale” e che non è direttamente legato ad Internet Archive.

Come verranno salvati i post di Google Plus su Internet Archive

Essendo stato G+ un social network, seppur sui generis, in molti si chiedono se i ragazzi dell’Archive Team si cureranno di rispettare la privacy degli ex utenti. La risposta, dicono loro, è sì: verranno archiviati solo i post pubblici e i commenti pubblici e, per di più, con tutti i limiti dell’archiviazione su Internet Archive. Che è un database contenente una “versione a bassa risoluzione” della storia del Web. Immagini e video pubblicati, ad esempio, verranno archiviati alla qualità minima per risparmiare spazio mentre i testi verranno salvati fino ad un eventuale “Continua a leggere”.

Solo parte delle informazioni pubblicate su Google Plus verranno quindi salvate in archivio e la gran parte dei contenuti verrà invece cestinata per sempre. Gli ex utenti che avranno bisogno di salvare una copia integrale delle loro pubblicazioni hanno a disposizione la procedura ufficiale di Google. Gli account aziendali di Google +, quelli aperti all’interno della Google GSuite, continueranno ad esistere seppur con delle limitazioni. In ogni caso siamo ormai agli sgoccioli della storia di un social mai realmente decollato, che ha fatto la stessa identica fine di altri esperimenti (falliti) di Google nel campo social: Orkut (gennaio 2004-settembre 2014), Waze (social per scambiarsi informazioni stradali comprato da Google a giugno 2013 e oggi trasformato in una app di mappe e avvisi) e Google Buzz (febbraio 2010-ottobre 2011).

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