Lucy è la nuova navicella della NASA che dribbla gli asteroidi
Durante un viaggio di 12 anni esaminerà un numero record di meteore: ben 8. La NASA lancia Lucy, direzione Giove per analizzare le meteore.

È un momento molto significativo, per la storia delle esplorazioni spaziali, la partenza di Lucy nella punta di un razzo Atlas V, un vettore di lancio non riutilizzabile costruito da una joint venture tra Lockheed Martin e Boeing.
Lo scopo del viaggio di Lucy, che durerà 12 anni, è di avvicinare 8 asteroidi per esaminarli. Lucy prende il nome dallo scheletro di australopithecus – datato 3,2 milioni di anni, – la corrispondenza non è casuale: come è stato per i resti dell’esemplare del paleolitico per la specie umana, anche Lucy della NASA potrà inaugurare un nuovo capitolo nello studio delle origini, ma stavolta del Sistema Solare.
Qual è lo scopo di Lucy, la navicella della NASA a caccia di asteroidi
Il lunghissimo periodo di studi porterà la navicella vicina a una serie di asteroidi, alcuni dei quali espulsi da Giove durante la sua formazione e rimasti al riparo dalla gravità, grazie alcune zone protette, negli ultimi 4,6 miliardi di anni.
“Qualunque cosa Lucy trovi ci darà indizi vitali sull’origine del nostro Sistema Solare”, sono state le parole di Lori Glaze, a capo della Planetary Science Division della NASA.
Dalla Terra a Giove, cosa farà e perché è importante il viaggio Lucy
Per prima cosa, il veicolo spaziale rimarrà nei pressi della Terra, facendo alcuni giri intorno al Sole e sfruttando la gravità per arrivare avvicinarsi all’orbita di Giove. Lungo il tragitto in direzione del pianeta più massiccio tra i 9 prossimi alla Terra, Lucy testerà le proprie capacità di rilevazione sull’asteroide 52246 Donaldjohanson, che, guarda caso, porta il nome di uno dei paleoantropologi a cui si deve la scoperta di Lucy (lo scheletro).
Il culmine della missione è previsto per il 2027: per quell’anno, Lucy raggiungerà lo sciame di asteroidi da esaminare, davanti a Giove in una zona in cui la gravità del pianeta e quella del Sole sono in equilibrio, consentendo quindi alle meteore e migliaia di altre rocce spaziali di galleggiare a metà strada.
Sarà a questo punto che Lucy sfreccerà a 600 miglia di distanza da una serie di quattro asteroidi e potrà osservare da vicino Eurybates, una meteora di 40 miglia di diametro che ha a sua volta una meteora larga mezzo miglio e orbitante attorno alla prima. Sarà quindi la volta di una specie di inversione di marcia, che Lucy compirà passando dietro Giove, per incontrare quindi altri due asteroidi in un secondo sciame: si tratta, in quest’ultimo caso, di due rocce gemelle che orbitano una intorno all’altra e che completeranno il record di asteroidi esaminati in una sola missione spaziale.
Tra i progetti della NASA che hanno a che fare con le gigantesche rocce galattiche, quello di sparare agli asteroidi che colpirebbero la Terra e quello di uno scudo spaziale per dirottarli.
Giuseppe Giordano