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Magic Leap, la startup che fonde realtà virtuale e realtà aumentata

Magic Leap sta progettando il nostro futuro. Tra gesture, realtà aumentata e virtuale, la startup statunitense vuole cambiare il modo con cui ci relazioniamo con

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L’interazione con smartphone, tablet e computer è destinata a cambiare, e gran parte del merito si deve a Magic Leap, una startup ancora poco conosciuta al grande pubblico, ma non a chi si interessa di realtà aumentata e realtà virtuale.

Il quartier generale di Magic Leap, così come le altre sue sedi sparse sul territorio degli Stati Uniti, dall’esterno, non attirano grande attenzione: sembrano aziende qualsiasi, quasi anonime. È all’interno che si respira a pieni polmoni il vero futuro: robot umanoidi che scorrazzano per i corridoi, mostruosi rettili verdi che spuntano nella hall, fatine rubate ai cartoni animati che accendono e spengono le luci e macchine da guerra, alte più di venti metri, che pattugliano il parcheggio. Senza contare altre visioni “impossibili" come TV appese ai muri, all’apparenza normali, che un momento dopo compaiono in mezzo alla stanza o lievitano a mezz’aria. La realtà aumentata, “mischiata" con la realtà virtuale, domina la scena.

Il segreto di Magic Leap? Segretezza assoluta!

Con un’introduzione così, sembra di trovarsi a Disneyland, se non fosse che in Magic Leap si tratta di tecnologia reale. Come ogni buon mago, anche il quarantacinquenne Rony Abovitz – CEO di Magic Leap – non svela mai le sue “magie". La segretezza per lui è una politica fondamentale. Solo pochissime persone sono autorizzate a entrare nel suo “laboratorio incantato" e solo dopo essere state sotterrate da una montagna di accordi di non divulgazione su quello che vedono e ascoltano.

Magic Leap in usoFonte foto: Magic Leap

La nuova modalità di leggere mail secondo Magic Leap

Investitori incantati da Magic Leap

Eppure, nonostante sembri quasi un’azienda fantasma, i soldi piovono su Magic Leap quasi magicamente. La creatura di Rony Abovitz, fino a oggi, ha raccolto quasi 1.4 miliardi di dollari in venture capital da parte di numerosi investitori di importanza internazionale pronti a scommettere, e a rischiare, su questa startup che vedono come una realtà con di fronte a sé un elevatissimo potenziale di sviluppo. L’ultima valutazione finanziaria di Magic Leap, non a caso, si aggira sui 4.5 miliardi di dollari.

(tratto da Magic Leap)

 

Tutto è destinato a cambiare: parola di Magic Leap

L’attività di Magic Leap, quindi, è circondata da un alone di mistero che non fa altro che alimentare un turbinio di indiscrezioni e rumors. Ma ci deve essere una spiegazione logica per questa “pioggia" di denaro, giusto? Magic Leap non ha mai, tra l’altro, rilasciato un prodotto. Gli investitori, quindi, sono sicuramente attirati dalla tecnologia sviluppata in gran segreto. Neanche tanto visto il numero di video presenti su YouTube. Magic Leap sostiene che la loro tecnologia è “distruttiva" e che potrebbe annientare il mercato da 120 miliardi di dollari degli schermi piatti e sconvolgere completamente il business da 1 trilione di dollari dell’elettronica di consumo a livello mondiale. Ma come? Buttando via computer, laptop e smartphone, perché sarà tutto integrato in un paio di occhiali a “realtà mista" (che integrano, come accennato, realtà virtuale e realtà aumentata) in grado di far apparire tutto quello che si desidera, dove e quando si vuole. Il risultato è che gli oggetti della “realtà mista" sono consapevoli del loro ambiente e in grado di interagire con il mondo reale.

Magic Leap insegnante virtualeFonte foto: Magic Leap

Magic Leap può essere utilizzato anche per lezioni virtuali

Non solo divertimento e videogiochi

«Non si tratta di intrattenimento o di un semplice videogame», spiega Thomas Tull, fondatore di Legendary Entertainment, riferendosi all’imminente rivoluzione che sta preparando Magic Leap. E aggiunge che «si tratta di un modo diverso di interagire con il mondo, di una nuova generazione di computer. Penso che [Magic Leap n.d.r.] finirà per diventare un’azienda molto, molto importante.»

(tratto da Magic Leap)

Un esempio? Magic Leap, in una delle sue dimostrazioni, mostra un umanoide virtuale a grandezza naturale generato al computer in maniera incredibilmente realistica. Abovitz e il suo team immaginano persone virtuali (animali o qualsiasi altra creatura) come assistenti digitali di cui è impossibile ignorare la presenza. Basta chiedere al proprio “factotum" di consegnare un messaggio a un collega, l’assistente esce fisicamente dall’ufficio per poi riapparire accanto alla scrivania della persona per recapitare il messaggio di persona. La potenza di calcolo sprigionata da un computer, in una realtà mista, non si limita a un semplice gadget sulla scrivania. È qualcosa che è possibile collegare a un oggetto, reale o virtuale, fornendogli la consapevolezza della sua posizione, l’intelligenza riguardo al suo scopo e la comprensione su come si vorrebbe usarlo. Se Magic Leap riuscirà nel suo intento, il prossimo futuro sarà completamente virtuale.

 

(video in apertura tratto da YouTube)

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