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Il mistero delle doline: cosa c'entrano con il cambiamento climatico

Aumentano le doline in tutto il mondo, causando crolli e mega voragini nel terreno. Gli scienziati hanno dato una spiegazione che coinvolge il cambiamento climatico.

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Il mistero delle doline: cosa c'entrano con il cambiamento climatico Fonte foto: 123rf

Tra incendi incontrollati e potenti alluvioni, il cambiamento climatico si fa sentire ogni anno di più con fenomeni naturali sempre più gravi e distruttivi. I problemi, però, non sono soltanto quelli che vediamo sulla terraferma o nel cielo sopra di noi, perché secondo gli scienziati del British Geological Survey sta cambiando anche qualcosa al di sotto dei nostri piedi. Ne è la prova il moltiplicarsi di un evento che desta molta preoccupazione: la formazione di doline.

Cosa sono le doline e come si formano

Le doline sono delle cavità di origine carsica che si formano nel terreno roccioso e che possono portare all’apertura improvvisa di grandi voragini nel terreno. Nelle ultime settimane ne sono apparse tre molto grandi in Florida, un’altra ha causato grossi problemi al traffico in Indiana, mentre una voragine profonda due metri e mezzo si è aperta a New York. Ne sono apparse nel Regno Unito, causando chiusure di strade, danni alle proprietà e problemi strutturali.

Esistono due tipi di doline: quelle di copertura, che si creano lentamente nel tempo; e quelle che appaiono improvvisamente causando un crollo.

Secondo uno studio del British Geological Survey, le doline possono apparire in seguito a forti piogge o inondazioni, possono derivare da perdite di tubi di scarico e cambiamenti nel livello della falda acquifera o persino dall’estrazione mineraria. Tuttavia, gli scienziati hanno dato anche una nuova spiegazione: l’aumento delle doline deriva dalla crisi climatica.

Perché le doline dipendono dal cambiamento climatico: il nuovo studio

Nella nuova ricerca, pubblicata sulla rivista “Natural Hazards and Earth System Science”, gli scienziati del British Geological Survey hanno usato la Florida come caso studio e hanno scoperto forti correlazioni tra le alte temperature e la formazione di doline.

La Florida è stata scelta in quanto sede di un numero impressionante di doline, più di 2.800 dal 1950. Lo studio ha scoperto che per ogni aumento di 0,1 gradi centigradi della temperatura globale, il numero di doline è aumentato tra l’1 e il 3%.

Vanessa Banks, coautrice dello studio, ha spiegato al The Independent: “In Florida le doline si formano intorno alla falda acquifera e si propagano verso l’alto. Se la falda acquifera fluttua, cosa che fa quando si hanno quantità variabili di precipitazioni, allora sì, tutto dipende dal cambiamento climatico”.

“Circa il 50 per cento delle doline sono legate all’attività antropica – ha aggiunto – mentre il 50 per cento erano di origine naturale. Molto importante l’influenza del clima secco, poiché le crepe si formano nei terreni che poi non riescono più a legarsi saldamente come prima”.

In conclusione nelle zone in cui il clima sarà sempre più secco, come suggerisce la ricerca, c’è da aspettarsi un aumento esponenziale delle doline che vanno così ad aggiungersi a tutte le altre catastrofi naturali che molti Paesi stanno sperimentando con l’aggravarsi della crisi climatica.

Armando Mercuri