Libero
GUIDE ALL’ACQUISTO

Come scegliere un Network-Attached Storage

Un NAS, o Network Attached Storage, è un sistema di archiviazione molto sicuro per documenti, immagini e video.

Pubblicato:

NAS, cos'è e come funziona Fonte foto: Shutterstock

Che si tratti di video, immagini, documenti o ancora musica, oggi è fondamentale avere a disposizione dello spazio – fisico o virtuale – in cui poter archiviare il nostro bagaglio di contenuti. Contenuti che, se non dovessero bastare le memorie interne di PC, tablet o smartphone, possono essere immagazzinati anche in archivi di tipo esterno, come ad esempio chiavette USB, CD/DVD/Blu-ray, hard disk o servizi cloud. Non solo, tra i meno conosciuti ma tra i più validi esistenti c’è pure il NAS, vale a dire il Network-Attached Storage, che trova la sua preziosa utilità tanto per il lavoro quanto per il tempo libero. E di cui ora andremo a scoprire insieme il funzionamento e tutte le caratteristiche da valutare nell’ottica di un eventuale acquisto.

NAS, cos’è e come funziona

Il NAS, il cui acronimo indica Network-Attached Storage, è un particolare dispositivo collegato alla rete che consente di accedere e di condividere una memoria di massa, costituita da più dischi rigidi – HDD e/o SSD – all’interno della propria rete o dall’esterno. Per farla ancora più semplice e rispondere alla domanda “cos’è un NAS”, si tratta di veri e propri computer per riprodurre i propri contenuti multimediali su tutti i dispositivi collegati – PC, smartphone, tablet o TV -, e che consentono pure di creare copie di backup centralizzate e automatiche.

Per funzionare, ogni NAS è provvisto di alcuni slot per l’alloggiamento dei dischi fissi, che vanno ad essere configurati tramite RAID, un sistema utilizzato per condividere e replicare i dati tra i vari dischi. Questo per garantire un buon livello di sicurezza dei dati archiviati nel NAS storage e scongiurare la perdita accidentale degli stessi. Essendo collegati alla rete tramite Wi-Fi, questi dispositivi consentono di gestire i dati in modo intelligente tra tutte le piattaforme connesse, e anche una eventuale sincronizzazione via cloud. Non solo, fungono da dispositivi media center, da download station e addirittura possono essere utilizzati per creare un sito Internet di piccole dimensioni.

NAS, come scegliere il migliore

In commercio possiamo trovare dei Network-Attached Storage che sono già equipaggiati con dei dischi rigidi e quelli che ne sono completamente privi. Questi ultimi offrono il vantaggio di poter acquistare autonomamente gli hard disk che si vogliono montare. Capirete allora che, per scegliere al meglio un NAS, è prima di tutto necessario considerare il numero di alloggiamenti per i dischi fissi necessari, chiamati in gergo Bay. Allo stesso modo, vanno valutate le configurazioni RAID supportate dal device, che tipicamente sono 0, 1, 5, 6 o 10 – ma potrebbe esserci anche quella con RAID annidati, di solito per uso professionale. Generalmente la soluzione ottimale – ma pure quella leggermente più costosa – è quella da tre o più alloggiamenti: così sarà possibile gestire un maggior quantitativo di dati e proteggerli in modo più accurato. Molto importante è anche il formato, da 3,5 pollici e/o da 2,5 pollici, così come l’interfaccia degli hard disk supportati.

A chiudere, nella scelta di un NAS vanno prese in esame altre caratteristiche accessorie. Pensiamo alla velocità e al tipo di processore presente – si va dal single core a salire -, al quantitativo e alla tipologia di memoria RAM installata, o ancora alla modalità supportate per collegare il NAS alla rete – via cavo, possibilmente attraverso una o più porte Gigabit Ethernet, senza fili, o con entrambe le varianti. Per quanto riguarda le marche disponibili, in commercio ne esistono di svariate, ma le più diffuse ed affidabili sono certamente SUSTOR, Buffalo, QNAP, Synology, Thecus e Western Digital.