Libero
SCIENZA

La NASA studia le radiazioni su Marte per capire per quanto potremmo sopravvivere

L'analisi è del rover Curiosity, che ha fatto una scoperta importante sui sedimenti rocciosi: per capire se potremo vivere su Marte, la NASA studia le radiazioni

Pubblicato:

La NASA studia le radiazioni su Marte per la sopravvivenza Fonte foto: iStock

Ogni giorno migliaia di scienziati e astronomi si interrogano: esistono nuovi pianeti dove la vita è possibile? Trovarne uno è la nuova priorità. I primi a essere studiati, sono, ovviamente quelli più vicini a noi.

La Luna, anche se non è un pianeta ma un satellite, è il primo obiettivo, ora che abbiamo trovato anidride carbonica congelata. E poi c’è Marte, il pianeta rosso, che in questo momento sta venendo esplorato da Curiosity, il solitario rover della NASA.

Cosa sta facendo la NASA

Il rover della NASA sta esplorando Marte, mandando immagini sulla Terra ed estraendo campioni di terreno che vengono analizzati dal laboratorio installato a bordo.

Ma oltre a questo, Curiosity sta analizzando il livello delle radiazioni presenti sul pianeta rosso, per calcolare quanto l’uomo potrebbe sopravvivere o, per metterla giù più duramente, quanto tempo ci impiegherebbero a ucciderci.

Curiosity è in grado di farlo grazie al RAD, il Radiation Assessment Detector, un altro degli strumenti che a bordo. Sta studiando le radiazioni in previsione di una futura – possibile – visita dell’uomo sul pianeta rosso.

Le radiazioni su Marte

Marte, a differenza della Terra, non ha un’atmosfera a proteggerlo e a ridurre l’impatto delle radiazioni prodotte dal Sole e dall’universo. Per questo viene continuamente attraversato da particelle ad alta energia, estremamente dannose per l’uomo.

Grazie a Curiosity, gli scienziati della NASA hanno scoperto che materiali naturali come sedimenti e rocce possono parzialmente proteggerci dalle radiazioni. Dopo 10 giorni passati nello stesso luogo infatti, il rover ha misurato una diminuzione complessiva del 4% del livello di radiazioni. In particolare, sono calate del 7,5% le particelle neutre che possono attraversare le rocce, come i neutroni: tra le più pericolose per l’uomo.

“È uno studio fondamentale per sviluppare le capacità di previsione del tempo spaziale e l’influenza del Sole su Marte, la Terra e gli altri oggetti spaziali” ha spiegato Jim Spann, responsabile della meteorologia spaziale della NASA.

La RAD di Curiosity è il nostro avamposto dell’esplorazione di Marte, e fa parte di un progetto complesso che si chiama Osservatorio del sistema eliofisico: una flotta di 27 missioni che indaga il Sole e la sua influenza.