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Nuovi iPad Pro e iMac 2021: i chip scarseggiano, previsti ritardi

La crisi dei chip non risparmia neanche Apple che, molto probabilmente, potrà produrre solo pochi iPad Pro e iMac M1 nella seconda metà del 2021.

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apple idap pro m1 2021 Fonte foto: Apple

Sono stati appena presentati (durante l’evento Spring Loaded che vi abbiamo raccontato qui), sono il nuovo oggetto del desiderio per i fan della mela morsicata, ma non tutti potranno averli in tempi brevi. Stiamo parlando dei nuovi iPad Pro e iMac 2021, entrambi dotati di chip M1, che a detta dello stesso CEO di Apple Tim Cook potrebbero a breve subire ritardi a causa di problemi alla catena dei fornitori.

Cioè della famosa “crisi dei chip“, che non risparmia neanche Apple come ha comunicato Cook agli investitori durante l’ultima conferenza sugli utili del secondo trimestre 2021. Come riporta Tech Radar, infatti, alla precisa domanda su quanto la crisi dei chip influenzerà la produzione di Apple nei prossimi mesi Cook ha risposto: “Saremo limitati dalle forniture, non dalla domanda“. Domanda che si prevede molto alta, visti gli ottimi risultati già visti nelle vendite dei nuovi MacBook Air e MacBook Pro da 13 pollici con chip M1 (ve li abbiamo raccontati qui). Secondo Cook i problemi inizieranno a vedersi nella seconda metà del 2021, cioè praticamente subito visto che i nuovi iPad Pro e iMac si possono ordinare dal 30 aprile, ma con consegne previste “dalla seconda metà di maggio“.

Quanto durerà la crisi dei chip

Alla luce della risposta di Tim Cook gli investitori hanno fatto la domanda conseguente: quanto dureranno i problemi alla catena dei fornitori di Apple? Cook, però, non ha saputo dare una risposta precisa: “E’ difficile rispondere“.

Secondo Cook dipenderà anche dalla domanda, il che vuol dire che un seppur piccolo stock di componenti per produrre i due modelli è già nei magazzini di Apple. Se la domanda sarà alta, come previsto, questo stock durerà molto poco.

Apple già produce il nuovo chip M2

Apple, come tutti i produttori di computer, smartphone e altri dispositivi elettronici di largo consumo, ha perfettamente il polso della situazione dei suoi fornitori. Situazione non buona, come è ormai chiaro, per un aumento della domanda di prodotti finiti (causato dal boom dello smart working e della didattica a distanza) e una riduzione dell’offerta di componenti (causato soprattutto dai ritardi alla logistica derivanti dalle misure anti Covid).

Tuttavia (come riportato nei giorni scorsi da Nikkei Asia) Apple sta cercando di giocare d’anticipo. Ha ad esempio prenotato quasi tutta la capacità produttiva di TMSC, azienda di Taiwan che starebbe già producendo il successore del chip M1 (che si chiamerà molto probabilmente M2 e non M1X, come si pensava) con il quale costruirà i nuovi Mac Pro.