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L’ombrellone smart: produce energia e diventa sostenibile

Nella spiaggia del futuro ci potrebbero essere ombrelloni con pannelli fotovoltaici che convertono la luce in energia. Installati in Italia i primi prototipi dell’oasi di relax green

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L’ombrellone smart: produce energia e diventa sostenibile Fonte foto: Roberto Conte (CRA Carlo Ratti Associati)

La spiaggia del futuro sarà sempre più sostenibile e green. In quest’ottica sono stati realizzati degli ombrelloni speciali che, grazie a pannelli fotovoltaici disposti sulla loro superficie, sono in grado di convertire la luce solare in energia elettrica. Il progetto è stato realizzato dallo studio internazionale “CRA Carlo Ratti Associati”, sviluppato in collaborazione con l’architetto Italo Rota e con l’ingegnere Chuck Hoberman. Obiettivo? Ripensare in chiave smart l’esperienza estiva dei lidi italiani.

Il progetto degli ombrelloni con pannelli fotovoltaici

L’idea alla base degli innovativi ombrelloni è quella di dare vita a un’oasi di relax con dispositivi che da una parte riparano le persone dai raggi Uv e dall’altra riescono a sfruttare i raggi solari per dare energia a oggetti come frigoriferi o mezzi elettronici. I pannelli fotovoltaici installati sui parasoli trasformano la luce del Sole in energia elettrica, mentre gli ombrelloni sono stati progettati per essere aggregati fino a creare una “smart grid” di undici moduli in grado di alimentare anche un grande frigo di gelati. Questi speciali parasoli permettono alle persone di assicurarsi dei momenti di refrigerio gustando, per esempio, bevande fresche, oppure di poter ricaricare i propri smartphone o altri device elettronici.

I primi undici prototipi di ombrelloni smart saranno installati, da giugno ad agosto 2021, alla Bam, la Biblioteca degli Alberi di Milano, per essere testati sotto il sole. La loro struttura portante è realizzata in tubi di alluminio con una buona resistenza anche al vento e, una volta aperti, darebbero ombra ed energia a un’area di 3,2 metri. La Carlo Ratti Associati ha spiegato che i risultati dei primi test hanno dimostrato che un ombrellone, in condizioni stabili, riesce a produrre dai 500 ai 600 watt.

La struttura pieghevole è stata sviluppata in collaborazione con Chuck Hoberman, professore all’università di Harvard ed è ispirata ai sistemi fotovoltaici delle navicelle spaziali della NASA. Da quanto si legge nella cartella stampa del progetto, i prototipi saranno esposti dal 12 giugno all’8 agosto 2021 alla BAM-Biblioteca degli Alberi Milano Park, su iniziativa della Fondazione Riccardo Catella. Sarà creata un’area lounge a cui il pubblico può accedere gratuitamente e il test milanese servirà proprio come primo passo per valutare come il processo di innovazione potrebbe accelerare e potenzialmente essere portato su tutta la costa italiana, promuovendo un approccio più sostenibile al tempo libero estivo.

Per alimentare intere città, invece, dei ricercatori australiani stanno valutando l’idea di installare pannelli solari sui tetti degli aeroporti.

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